ANNO 14 n° 118
Referendum, l'incognita del quorum: serve la metà più uno degli aventi diritto
Ecco il fac-simile delle schede e i cinque quesiti sulla giustizia
12/06/2022 - 07:01

VITERBO - Oggi in tutta la Tuscia seggi aperti dalle 7 alle 23 per votare i cinque referendum sulla giustizia. A ciascun quesito corrisponde una scheda di un colore diverso. 

I cinque referendum riguardano l'ordinamento giudiziario italiano e hanno lo scopo di abrogare alcune norme: abolizione della legge Severino, limitazioni delle misure cautelari, separazione delle carriere tra giudici e pm, valutazione dei magistrati, elezione dei membri togati del Csm.

Se si vota SI, si sceglie di abrogare queste norme, mentre votando per il NO si mantiene lo status quo. Trattandosi di referendum abrogativi, è necessario che venga superato il quorum, quindi che si rechi alle urne la metà più uno degli aventi diritto al voto.

Il primo quesito, sulla scheda di colore rosa è ''Abrogazione del testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi''. Si tratta di abrogare la legge Severino.

Il secondo quesito, sulla scheda di colore arancione, è ''Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell'ultimo inciso dell'art.274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale''. Chiede di limitare i casi in cui possono essere inflitte misure cautelari, e in particolare la carcerazione preventiva o i domiciliari.

Il terzo quesito, sulla scheda di colore giallo, quello più lungo, riguarda la separazione delle funzioni dei magistrati. Riguarda l'''abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati''. Si richiede, cioè, di abrogare la norma che consente ai giudici di svolgere le funzioni di pubblico ministero e viceversa. 

Il quarto quesito, sulla scheda di colore grigio, riguarda la 'Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte'. In sostanza introdurrebbe il voto degli avvocati e dei professori universitari nei consigli giudiziari per le valutazioni di professionalità dei magistrati.

Con il quinto quesito, sulla scheda di colore verde, si chiede all'elettore se è ''d’accordo nell’abrogare la norma per la quale occorrono almeno 25 firme da parte di magistrati, per candidarsi nel Consiglio superiore della magistratura. L’organo di autogoverno è composto da 24 membri, eletti per un terzo dal parlamento e per i due terzi dagli stessi magistrati.





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