ANNO 14 n° 119
Frontini: “Per vincere non bisogna aver paura di perdere”
“Non faremo apparentamenti con chi è rimasto fuori dal ballottaggio ma saremo aperti al dialogo”
Marica
15/06/2022 - 06:59
di Marica Orefice

VITERBO - “Per vincere non bisogna aver paura di perdere e noi siamo pronti al ballottaggio. Abbiamo dimostrato di non mollare dando, a nostra volta, il coraggio ai cittadini che ci hanno sempre supportato. Comprendiamo tutte le persone che hanno perso la fiducia nelle Istituzioni ma vi chiediamo solo cinque minuti per andare a votare il 26 giugno, mettendo la croce sul patto civico per dimostrare che il cambiamento è a portata di mano. Dimostriamo alla città che un modello di governo sia possibile”.

La candidata sindaca Chiara Frontini, impegnata nel ballottaggio contro Alessandra Troncarelli, ha tenuto la sua prima conferenza del secondo turno di campagna elettorale al Gran Caffè Schenardi.

“Per la seconda volta ci troviamo protagonisti del ballottaggio, un’opportunità che abbiamo intenzione di cogliere in tutta la sua totalità. Dal 2018 abbiamo più che raddoppiato i consensi a nostro favore, abbiamo dimostrato come siamo capaci di rialzarci e che siamo cresciuti in termini di qualità, numeri e come cittadini”.

Infatti, Chiara Frontini, dopo aver ringraziato la sua squadra e aver ricordato il loro forte legame, puntualizza di non essere intenzionata a fare apparentamenti futuri per tutelare chi si è impegnato finora nel suo progetto e per garantire la governabilità ma, al contrario, sarà aperta ad eventuali dialoghi per convincere chi è rimasto fuori della bontà delle proprie proposte.

“Se ci impegneremo a votare, il secondo turno lo stravinceremo. Andate a votare perché se abbiamo ragione noi e in questa città qualcosa cambierà potrete dire di aver fatto la vostra parte: una scommessa in cui nessuno ha da perdere”.

La candidata Frontini conclude l’incontro con una citazione di Italo Calvino tratta dall’opera ‘Le città invisibili’: “Al di là di sei fiumi e tre catene di montagne sorge Zora, città che chi l’ha vista una volta non può più dimenticare. Ma non perché essa lasci come altre città memorabili un’immagine fuor del comune nei ricordi. Zora ha la proprietà di restare nella memoria punto per punto […] questa città che non si cancella dalla mente è come un’armatura o reticolo nelle cui caselle ognuno può disporre le cose che vuole ricordare: nomi di uomini illustri, virtù, numeri, classificazioni vegetali e minerali, date di battaglie, costellazioni, parti del discorso…

“Non faremo apparentamenti futuri con chi è rimasto fuori dal ballottaggio ma non escludiamo il dialogo”





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