ANNO 14 n° 118
Per loro chiesti oltre 68 anni di carcere, pronti a difendersi i presunti sodali di Trovato e Rebeshi
In aula le discussioni di Patozi, Forieri, Laezza, Dervishi, Gurguri e Guadagno
05/06/2020 - 06:51

VITERBO - Per loro l'accusa, lo scorso 10 febbraio, aveva chiesto complessivamente 68 anni e 4 mesi di reclusione, ora per i presunti sodali della banda di Ismail Rebeshi e Giusppe Trovato è arrivato il momento di difendersi. 

Compariranno questa mattina di fronte al gup del tribunale penale di Roma, Emanuela Attura, i legali di Shkelzen Patozi, Luigi Forieri, Gabriele Laezza, Sokol Dervishi, Gazmir Gurguri, Martina Guadagno, accusati di aver preso parte a cavallo tra il 2017 e il 2019 di un'associazione criminale di stampo mafioso sotto il controllo dei due presunti vertici Ismail Rebeshi e Giuseppe Trovato.

Tutti di fronte al tribunale con rito abbreviato, a distanza di circa un anno dal maxi blitz dei carabinieri che li aveva fatti finire in manette, per loro i pm antimafia Giovanni Musarò e Fabrizio Tucci avevano chiesto condanne pesantissime: per Shkelzen Patozi 14 anni e 10mila euro di multa, per Luigi Forieri 12 anni e 4 mesi, per Gabriele Laezza 14 anni e 16mila euro di multa, per Gazmir Gurguri 10 anni e 8 mesi, per Martina guadagno 9 anni e 4 mesi e per Sokol Dervishi, divenuto collaboratore di giustizia, 8 anni.

Oggi parola alle difese, mentre sembrerebbe certo che il 35enne Shkelzen Patozi, fratello di Spartak il cui legale ha già discusso all'udienza dello scorso lunedì, renderà spontanee dichiarazioni.





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