VITERBO - Per loro l'accusa, lo scorso 10 febbraio, aveva chiesto complessivamente 68 anni e 4 mesi di reclusione, ora per i presunti sodali della banda di Ismail Rebeshi e Giusppe Trovato è arrivato il momento di difendersi.
Compariranno questa mattina di fronte al gup del tribunale penale di Roma, Emanuela Attura, i legali di Shkelzen Patozi, Luigi Forieri, Gabriele Laezza, Sokol Dervishi, Gazmir Gurguri, Martina Guadagno, accusati di aver preso parte a cavallo tra il 2017 e il 2019 di un'associazione criminale di stampo mafioso sotto il controllo dei due presunti vertici Ismail Rebeshi e Giuseppe Trovato.
Tutti di fronte al tribunale con rito abbreviato, a distanza di circa un anno dal maxi blitz dei carabinieri che li aveva fatti finire in manette, per loro i pm antimafia Giovanni Musarò e Fabrizio Tucci avevano chiesto condanne pesantissime: per Shkelzen Patozi 14 anni e 10mila euro di multa, per Luigi Forieri 12 anni e 4 mesi, per Gabriele Laezza 14 anni e 16mila euro di multa, per Gazmir Gurguri 10 anni e 8 mesi, per Martina guadagno 9 anni e 4 mesi e per Sokol Dervishi, divenuto collaboratore di giustizia, 8 anni.
Oggi parola alle difese, mentre sembrerebbe certo che il 35enne Shkelzen Patozi, fratello di Spartak il cui legale ha già discusso all'udienza dello scorso lunedì, renderà spontanee dichiarazioni.