ANNO 14 n° 118
''Il distretto culturale sarà il nostro Plus''
Il bilancio visto dall'assessore Ciambella: ''Con Trasversale e consulte siamo a un bivio''
14/05/2016 - 02:01

VITERBO – ‘’Ci dicono che non riusciamo ad abbassare le tasse alle imprese, ma il Comune in certi casi non fa altro che applicare la legge dello Stato. E se non lo facesse sarebbe anche ritenuto responsabile. Invece così l’amministrazione pubblica creerà finalmente le condizioni per una detassazione e una deburocratizzazione, e mi scuso per i termini, nei confronti di tutte le aziende’’.

Così come, assessore al bilancio Luisa Ciambella?

''Con la creazione del distretto turistico e culturale dell’Etruria meridionale, insieme a Chiusi e ad Orvieto. Una possibilità giuridica concessa nel 2011 al Mezzogiorno e oggi estesa a tutte le realtà italiane. Per me, un’occasione da non perdere’’.

(Clicca qui per leggere la relazione sul bilancio integrale)

E infatti è uno dei punti centrali della sua relazione sul bilancio comunale 2016. Discorsi campati in aria, dicono gli avversari politici.

''E invece no. Invece è una naturale evoluzione delle nostre attività negli ultimi anni. Della presenza ad Expo, e di Experience Etruria, della volontà di candidarsi a capitale italiana della Cultura. A proposito: leggo proprio su Viterbonews24 che anche Vittorio Sgarbi crede che l’unione delle tre realtà dell’Etruria possa avere più possibilità di ottenere quel titolo’’.

Cosa significa il distretto?

''Il distretto è come il Plus. Un’occasione decisiva di sviluppo per i prossimi anni. Le delibere di adesione di ogni singolo Comune dovranno essere licenziate entro il 30 giugno. Poi ci sarà la conferenza dei servizi alla quale anche il ministro Franceschini ha assicurato di voler partecipare. Quindi toccherà al ministero fare dei decreti. Ma al di là degli aspetti tecnici, vorrebbe dire unire oltre i confini provinciali e regionali tre realtà e tre popolazioni omogenee. Con vantaggi concreti in termini di tassazione e di snellimento delle pratiche burocratiche, specie per quelle aziende che, imitando il pubblico, si metteranno in rete. Perciò dicevo che in questo modo un’amministrazione crea le condizioni per agevolare l’economia del territorio’’.

Nella sua relazione lei dice che la città è ad un bivio. Si riferisce al distretto?

''Non solo. Siamo ad un crocevia epocale. Vale anche per la Trasversale, che mai come oggi è vicina al completamento. Non possiamo più permetterci di perdere occasioni del genere, come accaduto in passato con l’autostrada del Sole o con la ferrovia. Perciò credo che il Comune debba stare vicino e ringraziare quelle persone che stanno facendo tanto per completare l’opera, dal ministro Delrio ai consiglieri provinciali che a Palazzo Gentili si sono schierati senza troppi dubbi sulla soluzione più rapida per portare a termine i lavori’’.

Però i lavori pubblici, in città, sono fermi. Ha presente le buche?

''Sistemiamo anche le buche. E i marciapiedi. E in questo bilancio ci sono i soldi anche per la riqualificazione dei portici di piazza del Plebiscito, che per noi sono una questione di primaria importanza, e per la copertura del tratto d’Urcionio appena fuori porta Faul. Lì, oltre all’aspetto estetico, c’era anche un’esigenza sanitaria. Per il resto, i cantieri finanziati con il residuo di bilancio, lo scorso novembre, stanno partendo o sono già partiti’’.

C’è chi vi accusa di troppa autoreferenzialità, addirittura d’arroganza per esempio sul caso buffo del nuovo sito istituzionale, ma anche sul referendum per l’acqua.

''Io invece credo che questa amministrazione abbia dato prova di sapersi aprire alla partecipazione. Il lavoro della consulta del volontariato, per dire, è egregio, e mette insieme consiglieri di maggioranza e di minoranza. Un modello che secondo me dovrebbe essere utilizzato anche in altri settori, dalla cultura allo sport, ai temi sociali, dalla scuola alla terza età. E pure il masterplan per il centro storico, che è già partito e che coinvolge le varie realtà che, per una ragione o per l’altra, si trovano a vivere la città dentro le mura’’.

Eppure oltre che dalla minoranza anche nella coalizione di governo potrebbe esserci qualcuno che non farà filare tutto liscio, in questo bilancio…

''Noi abbiamo lavorato tanto, non sempre centrando il risultato che speravamo. Sulle questioni specifiche, sulle poste e sulle somme, si può discutere, e per discutere c’è l’aula di consiglio. Ma le grandi cose si fanno tutti insieme, specie in un momento così decisivo per le prospettive di Viterbo e dei viterbesi’’.





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