ANNO 14 n° 118
La donna romena oggi dal gip
Sarà sottoposta ad interrogatorio di garanzia dal gip Francesco Rigato
L'avvocato Russo: ''Intenzionata a chiedere revoca misura cautelare''
09/05/2013 - 04:00

di Alessia Serangeli

VITERBO – E’ previsto per questa mattina l’interrogatorio di garanzia della donna romena che ha gettato il feto di sette mes, appena partorito, in un cassonetto dei rifiuti.

A trovarlo, giovedì scorso (2 maggio), era stato un passante che si trovava in via Solieri, nel quartiere Carmine. Aveva allertato il 113 e, in breve tempo, i poliziotti della Volante erano giunti sul posto. La donna, nel frattempo, era stata ricoverata all’ospedale Belcolle per un’importante emorragia dovuta al parto prematuro indotto dal Cytotec 200, medicinale non a caso chiamato “pillola abortiva delle disgraziate”.

A procurarle la ricetta per acquistare il farmaco era stato il suo amico infermiere in servizio proprio nel nosocomio cittadino; lì dove, quel giorno, l’aveva accompagnata.

All’uomo, iscritto sul registro degli indagati, sono stati sequestrati l’auto e il cellulare e, stando a quanto si apprende, anche per lui il sostituto Franco Pacifici avrebbe chiesto la misura cautelare. Che, però, sarebbe stata respinta dal giudice per le indagini preliminari Francesco Rigato.

Lo stesso gip che, questa mattina, sottoporrà ad interrogatorio di garanzia la 24enne, rinchiusa da ieri l’altro nella casa circondariale di Civitavecchia.

Le sue condizioni di salute, soprattutto sul piano psicologico, non sarebbero buone. “Al termine dell’interrogatorio chiederò la revoca della custodia cautelare”, ha fatto sapere l’avvocato Maria Antonietta Russo, che assiste la donna.





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