ANNO 14 n° 118
Feto nel cassonetto, disposta una perizia tossicologica sul Cytotec
Servirà a capire se il farmaco assunto dalla madre possa aver causato l'aborto
25/09/2019 - 06:45

VITERBO – (b.b.) Sebbene le autorità abbiano spiegato come Alina Elisabeta Ambrus si trovi all’interno di un carcere londinese, è ancora mistero su quale dei numerosissimi penitenziari la 29enne stia scontando la pena per infanticidio a 5 anni di carcere. Bisognerà trovarla per poterla sentire via rogatoria o procedere con l’estradizione e farla tornare in Italia.

Intanto ieri mattina è ripresa la Corte d’Assise a carico di Graziano Rappuoli, l’infermiere di 58 anni anni, accusato di concorso in omicidio e occultamento di cadavere.

Secondo la Procura sarebbe stato lui ad aiutare la Ambrus a reperire il farmaco che le avrebbe provocato le contrazioni e, poi, l’aborto. Ma la giovane ha realmente assunto il Cytotec? Quanto e quando? E soprattutto quel farmaco può davvero causare

''L’insorgere di contrazioni – ha spiegato la difesa dell’infermiere, l’avvocato Samuele De Santis – risulta tra gli effetti collaterali del Cytotec, ma non è affatto dimostrato con quanta frequenza questi effetti si verifichino e in quanti casi''. Secondo il legale, non ci sarebbero studi statistici precisi che possano correlare l’assunzione del Cytotec ad una sicura manifestazione delle contrazioni. Ed è quello che intende dimostrare in aula.

''In un processo in cui si è imputati di aver reperito un farmaco che, a detto dall’accusa, avrebbe causato l’aborto e la conseguente morte del feto, non avere una perizia tossicologica è un’assurdità'', ha proseguito.

E così, a distanza di due anni e mezzo dall’avvio del processo a carico dell’infermiere, la Corte, presieduta dal giudice Ettore Capizzi, ha disposto una perizia collegiale, che verrà portata avanti da tre professionisti a cui potranno affiancarsi i periti delle parti. L’incarico verrà affidato il prossimo 28 gennaio.

Il feto di 28 settimane venne ritrovato il 2 maggio del 2013 all’interno di un cassonetto per l’immondizia di Via Agostino Solieri, nel quartiere Salamaro.





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