ANNO 14 n° 118
Autopsia conferma: la bimba è nata viva
Sentito il compagno della romena: è un infermiere in servizio a Belcolle
07/05/2013 - 04:00

VITERBO – Il suo cuoricino, seppur per qualche minuto, ha battuto. A confermarlo i primi risultati dell’esame autoptico svolto dall’équipe del medico legale Mario Bacci su quel feto gettato nel cassonetto dei rifiuti in via Solieri, nel quartiere Carmine.

Sul registro degli indagati, adesso, sono state iscritte due persone: la madre, una romena di 24 anni giunta a Viterbo da pochissimo tempo e, forse, proprio per disfarsi della sua bambina, e il compagno. Si tratta di un infermiere che presta servizio all’ospedale Belcolle; lo stesso che mercoledì avrebbe rubato una ricetta medica usata poi per acquistare medicinali utili all’espulsione prematura di due mesi della piccola.

Entrambi sono a piede libero: la romena, che aveva conosciuto l’infermiere negli ambienti a luci rosse dei night club, è ricoverata nel reparto di Ginecologia dell’ospedale Belcolle piantonata dalla polizia ma non in stato di fermo.

Stando a quanto si è appreso, l’uomo sarebbe già stato ascoltato dagli inquirenti e avrebbe ammesso di aver accompagnato la ragazza in ospedale intorno alle 15,30. Prima dell’arrivo, la sosta in via Solieri, dove la ragazza ha buttato il feto. Ma lui non lo sapeva. O almeno così avrebbe detto al pm Franco Pacifici. La sua auto, invece, cui gli uomini della Squadra mobile sono risaliti grazie alle telecamere che insistono nella zona di via Solieri, è stata sequestrata.

La vicenda è tuttora avvolta da luci ed ombre. Resta da capire anche dove la romena abbia partorito: nel suo appartamento in via delle Piagge, né nella vettura dell’infermiere sono state trovate tracce né di sangue né di placente.

L’accusa che rischiano i due è quella di infanticidio ma, al momento, non sono stati emessi provvedimenti restrittivi da parte del gip del tribunale di Viterbo.





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