VITERBO - Regione Lazio, la Asl di Viterbo e l'Assocciazione contro l'illegalità e le mafie Antonio Caponnetto hanno annunciato che si costituiranno parte civile nell'eventuale maxi processo a Sanitopoli. I due filoni d'inchiesta condotti dalla procura della Repubblica di Viterbo, che vedono implicate una trentina tra persone e società, uno relativo ai presunti appalti pilotati e l'altro incentrato sui rimborsi per una ventina di milioni di euro illegalmente percepiti, secondo la tesi accusatoria, dalla Clinica di Nepi, controllata dal Gruppo Ro.Ri di Fabio e Roberto Angelucci, saranno con tutta probabilità unificati.
Questi gli elementi più significativi scaturiti questa mattina durante la breve udienza davanti al Gup del Tribubale di Viterbo. Udienza che è stata rinviata al 27 febbraio prossimo a causa di alcuni vizi di notifica evidenziati dai legali di alcuni indagati.
L'inchiesta sulla gestione dell'azienda sanitaria viterbese tra il 2005 e il 2009, sotto la direzione generale di Giuseppe Aloisio, uno dei principali indagati, sul quale gravano le contestazioni più pesanti dei pubblici ministeri, è quindi destinata a sfociare in un maxi processo. A meno che il Gup Luca Ghedini Ferri, non decida di archiviare il procedimento.
Tra l'altro, il Gup è dovuto arrivare dal Tribunale di Civitavecchia, in quanto Viterbo non c'è più un giudice che, per un motivo o per l'altro, non si sia dovuto occupare degli atti, diventando così incompatibile. Un problema analogo, in caso di rinvio a giudizio, potrebbe prospettarsi per la formazione del collegio giudicante.
Oltre che ad Aloisio, la procura addebita i fatti più pesanti a Roberto e Fabio Angelucci, padre e figlio, al superconsulente della Asl Mauro Paoloni, e a un gruppetto di dirigenti della Asl che, a vario titolo, avrebbero contribuito a pilotare gli appalti o a rimborsare prestazioni mai avvenute o gonfiate alla Clinica di Nepi.
Il 27 febbraio, alla ripresa dell'udienza, i legali degli indagati potrebbero presentare una valanga di eccezioni e contestazioni. L'inchiesta, iniziata nel 2009, sta marciando a passi spediti verso la prescrizione. Alla scopo, ogni rinvio può tornar buono.