VITERBO - Il collegio dei giudici del tribunale di Viterbo (presieduto da Gaetano Mautone con a latere Eugenio Turco e Rita Cialoni) si è riservato sulla richiesta di sequestro del Centro diabetologico della casa di cura Nuova Santa Teresa. La decisione sul ricorso sarà resa nota entro due o tre giorni.
L’udienza, prevista per il 14 febbraio scorso, era slittata a causa un errore di notifica degli atti.
Il ricorso era stato presentato dai sostituti Stefano D’Arma e Fabrizio Tucci, titolari della maxi inchiesta Ausl.
I pm erano ricorsi in appello dopo che il gip Salvatore Fanti aveva respinto la prima richiesta di sequestro. Come scrivono sull’avviso di conclusione delle indagini, infatti, D’Arma e Tucci sono convinti che il Centro diabetologico “non abbia la prescritta autorizzazione regionale”.
Nel caso in cui il collegio decidesse di apporre i sigilli, la Ausl ha comunque garantito l’assistenza ai circa 2500 pazienti che, ogni giorno, usufruiscono del servizio.
Alla Cittadella della Salute (località Pietrare), infatti, i lavori di adeguamento dei locali sono pressoché terminati: è qui che la struttura sarà trasferita anche nel caso in cui i giudici viterbesi respingano la richiesta di sequestro.
Ricordiamo che tra gli indagati nell’inchiesta sulla gestione della sanità firmata Aloisio, ci sono gli imprenditori Fabio e Roberto Angelucci (padre e figlio) proprietari della casa di cura di Nepi e anche della clinica Santa Teresa.
Per il secondo è stata chiesta la custodia cautelare in carcere; così come per l’ex direttore generale dell’Ausl Aloisio, il consulente strategico Mauro Paoloni e il titolare della società Ali Gianluca Parroccini. Per tutti e quattro a decidere sarà il tribunale della Libertà di Roma.