ANNO 14 n° 120
Raid a Magliano Romano, il Riesame prende tempo
I giudici si riservano sulla richiesta dei domiciliari in sostituzione del carcere
29/11/2014 - 12:31

VITERBO – Raid d’estrema destra a Magliano Romano, i giudici del Riesame si riservano. L’avvocato Remigio Sicilia ha chiesto gli arresti domiciliari in sostituzione del carcere per Edoardo Fanti (24 anni di Soriano nel Cimino), Diego Gaglini (26, candidato alle comunali di Viterbo del 2013) ed Ervin di Maulo (32 anni già colpito da Daspo). Tutti e tre sono reclusi nel carcere di Mammagialla. L’avvocato Sicilia ha sollevato una questione di legittimità, non ci sarebbero infatti i presupposti per la custodia cautelare in carcere, ma i giudici si sono riservati sulla decisione. Entro il 9 dicembre poi sulla misura cautelare si pronuncerà anche il gip di Tivoli, competente per il territorio dal momento che i fatti si sono svolti a Magliano Romano.

Insieme a Gaglini, Di Maulo e Fanti, la sera del 16 novembre scorso sono finiti in manette altri sei giovani. Ad eccezione di Jacopo Magnani, cui è stata applicata la detenzione domiciliare, gli altri cinque (Alessio Reinkardt, Giovanni Lupidi, Roberto Spolverini, Leonardo Ercolani e Federico Miralli) sono tornati in libertà.

Erano le 11,15 di domenica, un quarto d’ora dopo il fischio d’inizio della partita di terza categoria Magliano-Ardita, quando, in una via adiacente al campo si sono fermate una decina di auto con le targhe camuffate. Sono scese una ventina di persone, a volto coperto con i passamontagna e armate di spranghe e bastoni, hanno raggiunto gli spalti e sono piombate sulla tribuna dei supporter della squadra ospite. Sette i feriti dell’Ardita, la squadra del quartiere romano di San Paolo. Gli aggressori, subito dopo il raid sono scappati ma due delle macchine in fuga sono state intercettate tra Faleria e Civita Castellana dalle pattuglie dei carabinieri di Civita e di Bracciano. A bordo delle due auto viaggiavano i nove viterbesi arrestati, Gaglini, di Maulo, Fanti, Spolverini, Ercolani, Miralli, Reinkard e Magnani.





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