ANNO 14 n° 119
''Un'interrogazione parlamentare sul campo migranti all'ex Fiera di Viterbo''
22/11/2016 - 12:55

VITERBO - (e.c.) II campo profughi dell'ex Fiera di Viterbo finirà in una interrogazione parlamentare. Lo annuncia Giulio Marini (FI) durante in consiglio comunale straordinario sull'emergenza migranti, chiesto dall'opposizione e svoltosi per il rotto della cuffia, visto che la maggioranza di fatto non ha sostanzialmente partecipato alla discussione se non con qualche consigliere. In aula anche qualche cittadino, oltre ai rappresentanti di Arci e Casapound e di alcune associazioni.

Marini fa un discorso generale su come l'Europa ha lasciato sola l'Italia a gestire l'emergenza. E si rivolge al sindaco Michelini. 'Lei deve dare l'indirizzo sulla gestione dell'accoglienza - incalza l'ex primo cittadino -. Sul campo alla ex Fiera la prefettura ha toppato. Abbiamo chiesto una verifica agli uffici dell'Urbanistica: hanno 90 giorni di tempo, a partire dal 9 novembre, per un campo temporaneo, al 91esimo che faranno? Presenteremo anche un'interrogazione parlamentare sui soldi spesi per quella struttura. Serve saggezza, noi non ci fermeremo: gli interventi massicci non servono, vogliamo accogliere nella giusta maniera e tenere lontani gli speculatori dal territorio''.

Frontini, De Dominicis e Santucci illustrano i tre odg presentati sul tema. ''Quello della ex Fiera di Viterbo è un campo profughi, un lager - dice la consigliera di Viterbo2020 -. Queste sono forme di accoglienza che non rispettano le condizioni minime di umanità. Il sindaco deve dire no all'apertura del campo, perché si tratta non di integrazione ma di segregazione: la nostra priorità devono essere i cittadini viterbesi, a cui vanno date risposte concrete prima che ai migranti, così da non alimentare il razzismo. L'accoglienza diffusa si fa con numeri contenuti, non con arrivi massicci. Ci sono anche dei volontari che potrebbero fare il servizio di accoglienza gratis e il Comune non li prende neanche considerazione, è inaccettabile. L'amministrazione dimostri di avere gli attributi e dica no ai piani della prefettura''. Dello stesso avviso Gianluca De Dominicis. ''La prefettura ha intrapreso una strada sbagliata con il campo all'ex Fiera - attacca -. L'accoglienza va garantita in un certo modo, deve essere sostenibile con i diritti assicurati a queste persone''.

Anche Gianmaria Santucci stigmatizza il metodo utilizzato dall'altra parte di piazza del Comune. ''Io non ho capito la prefettura cosa voglia fare - attacca -. All'interno di norme e modelli prestabiliti ci si può anche muovere con sensibilità territoriale: la prefettura sbaglia, si rischia che un problema sociale diventi un problema di ordine pubblico. Tutto nasce dal rapporto privatistico dei bandi, che fa diventare esperti di prima accoglienza tutti. Per fare del bene così si fa del male, non ci si può improvvisare esperti dell'accoglienza. A me preoccupa che qualcuno possa pensare che un parcheggio ritenuto dal Comune inidoneo per gli animali del circo possa ospitare esseri umani. Mi preoccupa che quel modello diventi permanete e non chiuda più. Quando saranno finiti i lavori e il contratto sarà scaduto, cosa succede? Lei sindaco ha l'obbligo di saperlo''.

''Non servono le riunioni coi sindaci se non si ha una proposta da fare - continua il consigliere di FondAzione -, non credo al modello Civitella Cesi, mi spiace che si pensi che l'unica al Cas sia lasciare gli immigrati per strada: lo ha detto il vice prefetto Grillo, se lo avesse detto lei sindaco avrei chiesto le sue dimissioni, perchè lei sta lì per trovare soluzioni che diano un'accoglienza dignitosa agli immigrati ma che mantengano la sicurezza per i viterbesi. Quei container stanno a un metro e mezzo da una rete, dall'altra parte ci sono un parcheggio, degli uffici, delle aziende. Dalle finestra si può vedere dentro i container. Quella situazione non è accettabile. Finirà che il questore farà i turni per metterci ogni volta una pattuglia di forze dell'ordine, sia che lì ci stia un migrante o un cittadino di Bagnaia E' il modello che va rivisto, al di là delle buone intenzioni. Ragioniamoci subito, non dopo che hanno fatto il campo: dal 91esimo giorno la struttura non sarà più temporanea, ma stando agli atti neanche più utilizzabile. Quindi o si trasforma in permanente o si buttano i soldi pubblici per una struttura che poi non servirà. Lei sindaco questo processo lo deve governare - conclude -, anche perchè io alla politica delle quote non ci credo. Finirà che i migranti li porteranno tutti a Viterbo, perché è più comodo. Si impegni, li faccia ragionare e li convinca a cambiare metodo''. 

Il presidente della quarta commissione consiliare, Arduino Troili, annuncia che la seduta di domani mattina della commissione stessa si svolgerà all'ex Fiera, per un sopralluogo al campo. ''Questi campi sono bombe sociali - afferma -, le istituzioni devono trovare una soluzione. Viterbo è la città dei Papi, papa Francesco ha detto che le parrocchie devono ospitare i migranti. Vorrei sapere quante parrocchie a Viterbo lo fanno. Ci professiamo tutti cristiani, qui ci sono congregazioni e strutture importanti: che disponibilità ha dato la diocesi?''. Poi torna alla carica con la proposta di destinare ai migranti gli spazi inutilizzati delle caserme. Ma il vicario Grillo aveva già parlato di difficoltà col ministero della Difesa. ''Che farà tutta questa gente a febbraio?'' si chiede Troili, e il dubbio che pone consigliere bagnaiolo è quello che hanno un po' tutti.

Chiude il sindaco, che dipinge una situazione un po' diversa dal reale. ''Non credo che la maggioranza non volesse discutere del tema - dice il primo cittadino -. Parte della maggioranza era impegnata fuori, qualcuno l'ha ritenuto non particolarmente utile . Confermo quanto detto: non è il sistema migliore quello di concentrare migranti in strutture che servono per dare risposte all'emergenza, allo sbarco e allo spostamento dei migranti. Sindaco e prefetto sanno degli arrivi quando sono imminenti, situazioni che avrebbero gestire meglio. Modello che non favorisce accoglienza e immigrazione: la compassione non mi appartiene, voglio parlare di dignità, di rispetto delle diversità che sono un valore. La nostra cultura riconosce la dignità dell'individuo. Il sistema emergenziale non nasce dalla prefettura, ma da un'impostazione e da un sistema di decisioni politiche che, sull'onda dell'emergenza, vanno migliorata. Il passaggio sul business dell'accoglienza del prefetto (emerso durante la riunione della Piermatti con il centrodestra, ndr) va presa come una battuta, come una sciocchezza che ha detto mio figlio'' 

''Sul piano tecnico c'è il rispetto delle quote - aggiunge Michelini -, dobbiamo fare in modo che non siano esagerate e non vengano aumentate. L'accoglienza in piccoli nuclei, che va favorita, inibisce anche il business, per una questione di numeri. Il Comune deve essere soggetto attivo nei processi decisionali, così come la prefettura e i gestori dell'accoglienza. È' questo l'anello che manca secondo me. Sull'ex Fiera sono d'accordo su alcuni punti degli odg discussi oggi, ma non vorrei creare scontri istituzionale. Gli scontri creano solo danni, portiamo avanti progetti unanimi. Le battaglie vanno fatte sulle leggi, non sui populismi. Chiederò che il Comune abbia un ruolo attivo, che non sia solo destinatario di comunicazione di decisioni già prese. Se la prefettura vuole tornare sulla decisione, presa in fretta, di un insediamento alla ex Fiera che magari fra due o tre mesi non avrà neanche più senso o comunque una certa economicità, noi siamo disponibili al confronto''.





Facebook Twitter Rss