ANNO 14 n° 119
Sprar o Cas, ma i migranti arrivano comunque
Gestione extracomunitari complicata
09/10/2016 - 02:01

VITERBO - (d.s.) In Italia ci sono poco più di 8mila Comuni, di questi solo 800 hanno avviato progetti Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) per l'accoglienza sul territorio dei migranti, una quota di circa il 10% sul totale, un dato molto basso rispetto agli ingressi di migranti nel nostro paese.

A Viterbo sono attivi alcuni progetti legati agli Sprar, anche i Cas (Centri di assistenza straordinaria) sono presenti ''in città alcune associazioni si occupano dell'accoglienza di secondo livello – spiega il sindaco Leonardo Michelini –, che accolgono diversi migranti con risultati positivi, Viterbo è una città in cui non ci sono stati casi di intolleranza. Credo che i Comuni debbano attivarsi sugli Sprar come prevede la legge per poter accogliere al meglio queste persone che soffrono''.

Anche in altri comuni del Viterbese si guarda ai progetti Sprar per gestire l'accoglienza e per rendere dignitoso il soggiorno dei migranti. ''A Sutri - interviene il sindaco Guido Cianti - stiamo aspettando i dettami della nuova legge, in programma nei prossimi giorni, per avviare progetti Sprar e gestire così l'accoglienza di secondo livello dei migranti''.

Con i continui sbarchi di migranti sul nostro territorio, il problema della gestione delle persone che arrivano sta diventando sempre più grande, vista la mancanza di progetti Sprar su larga scala diventa facile lucrare sul problema e chi ne fa le spese sono gli stessi extracomunitari. La situazione internazionale impone una profonda riflessione su come affrontare il problema, che sembra lontano anzi lontanissimo dall'essere risolto. Intanto gli arrivi continuano, appena ieri a Viterbo sono arrivate 17 donne e due neonati, nella struttura in via Emilio Bianchi, su ordine della Prefettura, nei locali i migranti arrivati saranno ospiti della struttura per un breve periodo di tempo, necessario per verificare se hanno o meno i requisiti per richiedere asilo politico in Italia.

''Ho saputo degli arrivi in via Bianchi – spiega Michelini – resteranno per un breve periodo, questa situazione non dipende da noi ma direttamente dal Governo che per far fronte agli sbarchi, smista in diversi territori questi migranti prima di identificarli''. Secondo alcune indiscrezioni nella struttura di via Bianchi dovrebbero arrivare altre 19 donne, due bambini e un neonato di pochi mesi, provenienti da uno sbarco sulle coste di Siracusa. Intanto nei pressi della struttura nessuno ha visto migranti, ma il problema dell'accoglienza resta e se non si corre ai ripari, potrebbe diventare una bomba a orologeria.





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