ANNO 14 n° 119
La maggioranza frana pure sui migranti
Ennesimo scivolone, il consiglio comunale straordinario rischia di saltare di nuovo anche se all'odg c'č un tema molto sentito
22/11/2016 - 11:00

VITERBO - (e.c) Salta il salto del consiglio comunale. Non è un nuovo sport ma una nuova disciplina in voga a Palazzo dei Priori. Si deve parlare di emergenza migranti questa mattina, come da tempo richiesto dalla minoranza, presente in blocco. Ma per la seduta straordinaria di consiglio manca ancora il numero legale a causa delle assenza della maggioranza. Al primo appello la seduta non è valida, dello schieramento di Michelini sono presenti solo Arduino Troili, Massimo Cappetti, Maria Rita De Alexandris, Paolo Moricoli e il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba.

'Già stanno in emergenza interna loro per spartirsi i soldi dell'assestamento, possono pensare a quella migranti?' chiosa Sergio Insogna. Tutto sembra perduto, niente consiglio sui migranti. La maggioranza a quel punto però fa una mossa a sorpresa e si inventa un virtuosismo amministrativo, una pratica inedita: il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba, in disaccordo con il suo gruppo Oltre le Mura che ha annunciato che non parteciperà alla seduta, cerca di convincere alcuni consiglieri a partecipare al consiglio. A patto però che, una volta dichiarata la sussistenza del numero legale, si interrompa subito la discussione per una conferenza dei capigruppo che stabilisca quali argomenti discutere. In maggioranza arriva Daniela Bizzarri, tra i banchi dell'opposizione ingrossano le fila dei presenti Chicco Moltoni, Vittorio Galati e Goffredo Taborri. Il numero c'è, la compattezza della maggioranza no, ma questa non è una notizia. 'E' la solita manfrina - commenta Chiara Frontini -, a che serve garantire il numero legale se poi la discussione si interrompe subito per la capigruppo?'. Osservazione legittima.

Ma le sorprese non sono ancora finite. Arriva il sindaco Leonardo Michelini. La maggioranza riesce a superare se stessa, cambiando di nuovo idea: il consiglio non si deve fare. Ma non a tutti è chiaro: restano in aula per l'appello solo il sindaco, De Alexandris, Ciorba, Troili e Cappetti. Bizzarri e Moricoli restano fuori. Ma proprio quando il consiglio sembra saltare, ecco che dal corridoio spunta di corsa Livio Treta. Che risponde presente, forse non avvertito dell'ennesimo cambio di rotta dei suoi. A sorpresa, dopo due ore di attesa, il consiglio si fa.

''Qualcuno ha detto che stavo qui solo per il mio ruolo di presidente del consiglio - afferma Ciorba -, ma io qui ci sto perché il tema è interessante. Smentisco Paolo Simoni: se si parla di accoglienza, di immigrazione, bisogna essere tutti presenti. Ci sono tre odg, propongo di sospendere e fare una capigruppo per decidere come votare'. Ma i capigruppo non sono d'accordo, e anche il sindaco è favorevole alla discussione. Il consiglio sui migranti inizia, sulle ceneri della maggioranza Michelini.





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