ANNO 14 n° 118
Rigettata l'istanza di scarcerazione, Fiorita resta in cella
09/09/2014 - 02:00

VITERBO – Respinta l’istanza di scarcerazione; Gianfranco Fiorita resta a Mammagialla, il carcere in cui è ristretto da una settimana.

Venerdì mattina l’avvocato Roberto Alabiso aveva annunciato che avrebbe depositato la richiesta per la remissione in libertà del suo assistito, non ritenendo più sussistenti i presupposti di custodia cautelare. “Quanto al pericolo di fuga – aveva spiegato il legale - mi pare evidente che, essendosi consegnato alle autorità spontaneamente, viene meno; così come la reiterazione del reato e l’inquinamento delle prove: al processo – aveva detto in conclusione Alabiso - sono già stati ascoltati più di cinquanta testimoni e ormai non potrebbe contaminare alcunché”.

Eppure il giudice ha respinto la richiesta. A dare parere negativo è stato il giudice Rita Cialoni e non, come era stato anticipato, Eugenio Turco, il presidente del collegio che da ormai due anni segue il processo incardinato quando Fiorita era ancora in Paraguay.

Pare, comunque, che il giudice abbia lasciato uno spiraglio per la concessione della detenzione domiciliare. “Previa certificazione di un domicilio”. Fiorita, infatti, nono possiede più alcun immobile nel capoluogo e, quindi, dovrebbe essere un amico o un parente a attestare l’eventuale presenza di una dimora per poter far scontare al dentista gli arresti.

L’avvocato, tuttavia, intende opporsi anche a questa ipotesi.

“Oggi incontrerò di nuovo il mio assistito – ha anticipato Alabiso - e valuteremo insieme il da farsi: non escludo il ricorso al Riesame”.





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