ANNO 14 n° 118
Fiorita: ''Sono fuggito dall'Italia perché vittima di un gruppo di estorsori''
''Sapevano tutto anche sui miei spostamenti aerei. Ora denuncerò il fatto''
19/01/2015 - 11:20

di Roberto Pomi

VITERBO - ''Io, in fuga dall’Italia perché vittima di estorsori'', così Gianfranco Fiorita nel giorno del suo faccia a faccia con la stampa locale. Il dentista che ha interessato la cronaca cittadina negli ultimi 4 anni, dopo il suo ritorno in Italia lo scorso settembre, ha deciso di raccontarsi. ''Non sono il mostro che mi hanno dipinto – spiega -. Ero finito nel mirino di un gruppo di estorsori, che hanno iniziato a perseguitarmi subito dopo la fondazione della Dental Action. Per questo me ne andai, con l’intento di far perdere le mie tracce''.

Un sudamericano e due italiani, sarebbero questi i persecutori del medico viterbese. Lo stesso si presenterà a raccontare tutto, accompagnato dal suo avvocato Roberto Alabiso, alla polizia giudiziaria nei prossimi giorni. Porterà con sé documentazione di questa brutta storia. Delle email con cui i suoi aguzzini l’avrebbero tormentato. ''Il sudamericano voleva mille e duecento dollari al mese, stessa cosa gli italiani'', racconta il dentista. ''All’epoca non denunciai perché avevo paura, come avrebbero tutelato la mia incolumità? Ho ritenuto opportuno andare via, oggi le cose sono molto cambiate e sono tornato. Voglio affrontare anche ciò''.

Fiorita racconta questa storia, che getta nuova luce sui fatti accaduti, dichiarandosi intenzionato a raccontare tutto. ''Quando me ne sono andato – continua - ho lasciato un messaggio a mia sorella dove le dicevo di non cercarmi e che mi sarei fatto vivo io. Questo perché volevo proteggere la mia famiglia. Sono sparito senza avvisare i miei collaboratori per lo stesso motivo. Erano troppo giovani e volevo tenerli lontani da questa situazione''.

Ma all’interno di quanto racconta l’odontoiatra si trovano fatti che, qualora appurati, tratteggerebbero una situazione inquietante. ''Questi estorsori sapevano tutto su di me. Mi hanno inviato delle email con i miei spostamenti aerei, come facevano a conoscerli? E’ assurdo se si considera che per mesi gli stessi che stavano indagando sul mio conto mettevano nero su bianco di non conoscere dove mi trovavo''. Altro messaggio inquietante Fiorita l’avrebbe trovato sulla sua casella email il giorno della morte della madre: ''Caro dottore, considerando la morte di sua madre la lascerò tranquillo per quindici giorni''.

 

 





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