ANNO 14 n° 119
Inchiesta Vinitaly, zoom degli inquirenti sui documenti di Somma
29/10/2013 - 04:00

VITERBO – Mentre tra una manciata di giorni sono previste le richieste di rinvio a giudizio per gli altisonanti personaggi coinvolti nell’inchiesta Vinitaly, le dichiarazioni rese ieri mattina da Giulio Somma, ex dipendente Arsial, hanno dato arricchito di nuove informazioni il fascicolo, già abbastanza voluminoso, del sostituto Massimiliano Siddi.

Già. Pare infatti che Somma, assistito dall’avvocato di fiducia Luca Petrucci (noto avvocato del foro di Roma, già legale di Piero Marrazzo), ha mostrato al magistrato una serie di documentazioni che proverebbero la sua completa estraneità ai fatti. Si tratta, in particolare, di una serie di mail che, per il legale, confermerebbero in maniera chiara e precisa come Somma non abbia nulla a che vedere con quanto gli viene contestato. E cioè l’abuso di ufficio. Per la Procura, in buona sostanza, l’ex dipendente Arsial, approfittando della sua posizione, avrebbe dato ‘suggerimenti’ su questioni riguardanti il Salone del vino di Verona 2011. “Somma non c’entra niente in tutta questa storia; siamo stati noi stessi a chiedere di essere ascoltati proprio per chiarire la nostra posizione”, ha detto a chiare lettere il legale. Ma, adesso, l’ultima parola spetta al pm Siddi.

Nel frattempo, si è appreso da alcune indiscrezioni che quanto raccontato da Somma negli uffici di via Falcone e Borsellino ha offerto nuovi spunti investigativi agli organi inquirenti. Spunti piuttosto importanti visto che “meritano di essere approfonditi”.

Si tratta di accertamenti volti a trovare ulteriori riscontri che, in ogni caso, non faranno ritardare quanto già stabilito sulla tabella di marcia degli organi inquirenti: tra due settimane al massimo le richieste di rinvio a giudizio dovrebbero già essere nella cancelleria del giudice per le indagini preliminari.





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