ANNO 14 n° 119
Inchiesta Vinitaly, l’udienza preliminare il prossimo 30 giugno
05/04/2014 - 10:40

VITERBO – Inchiesta Vinitaly, arriva la data dell’udienza preliminare. Il prossimo 30 giugno gli otto indagati compariranno di fronte al gup presso il tribunale di Viterbo. Degli undici indagati nell’ambito dell’inchiesta Vinitaly, solo otto sono stati rinviati a giudizio. Si tratta di in primo luogo, dell’ex assessore regionale Angela Birindelli e dell’ex direttore dell’Opinione di Viterbo Paolo Gianlorenzo. Poi ci sono: la collaboratrice di quest’ultimo Viviana Tartaglini; Erder Mazzocchi, ex commissario straordinario dell’Arsial; Roberto Ottaviani, ex direttore dell’assessorato; Luciano Rossini, impiegato dell’Agenzia delle Entrate; Sara Bracaloni, dipendente della Asl; e l’ex patron della Viterbese Calcio Giuseppe Fiaschetti. Sono invece fuori dalla maxi inchiesta l’ex sindaco di Viterbo Giulio Marini: Rosalba Robuano, dipendente comunale; e il dirigente della Regione Lazio Giulio Somma, i cui ruoli sono evidentemente stati considerati marginali dal pool inquirente.

Per gli altri i reati contestati, a vario titolo, vanno dalla tentata estorsione alla corruzione, alle minacce, fino all’appropriazione indebita. Ancora, tra le accuse, detenzione abusiva di arma, ingiuria, concussione (tentata e non), falso, rivelazione di segreti d’ufficio, abuso d’ufficio, peculato.

L’inchiesta è partita nel 2011, a seguito di denunce di un gruppo di redattori del quotidiano L’Opinione, diretto appunto da Gianlorenzo, e dalle querele di Piero Camilli e l’allora consigliere regionale Francesco Battistoni. Nel 2012 poi l’implicazione della Birindelli, quando le edizioni 2011 e 2012 del Vinitaly sono finite sotto osservazione della Polstrada, coinvolgendo anche l’Arsial, Fiaschetti e il sindaco Giulio Marini.

Nel luglio scorso, dopo quasi un anno e mezzo di indagini, il Pm Massimiliano Siddi fece notificare agli indagati l’avviso di conclusione delle indagini. Secondo il quadro tratteggiato dagli inquirenti guidato appunto dal sostituto Siddi, la Birindelli avrebbe fatto pressioni indebite sull’Ente autonomo Fiera di Verona per far assegnare a una ditta riconducibile all’ex presidente della Viterbese Fiaschetti la comunicazione del Padiglione Lazio al Vinitaly 2011, per un compenso di circa 600mila euro. E ci avrebbe riprovato, riuscendoci, anche nel 2012, per una cifra doppia. Ma la ditta, cui non era stato ancora saldato il compenso dell’edizione precedente, rispose ''no grazie''.

Ora è arrivata la data dell’udienza preliminare. E l’accusa conta di superare questo scoglio per arrivare al processo prima della fine di quest’anno.





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