La forza dell’aiuto e della vita che rinsalda le scelte è l’ingrediente principe di una merenda con Philadelphia, almeno secondo il pensiero di due amiche inseparabili. Le protagoniste del nuovo spot del re dei comfort food, si incontrano da bambine, ai piedi della scuola, quando una delle due, in una giornata storta, incontra la confidente sui cui aggrapparsi per ogni mancanza: che con quest’ultimo e additabile termine non si intende la volontà di godersi i colori della propria stanza, mentre si parla con l’amica già mamma in videocall.
Mancare è credere di non avere il sostegno di un fratello, l’ancora con cui a volte non si ha in comune il cognome: una generazione può continuare attraverso gli occhi di un figlio, ma anche a partire da un sorriso condiviso.
Il claim, garbato nell’affidare alle amiche la proposta di un paniere di temi attuali (la riscoperta, ad esempio, di un impegno concreto nelle relazioni, tipico presso la gioventù memore della pandemia), propone immagini di complicità trasparente: due ragazze che si scambiano risate attraverso i decenni, con le epoche che evolvono e l’umanità che sorprende sempre, non finendo mai per scomparire o superarsi. Esseri umani è trovare un amico, il medium tra il proprio cuore e il mondo esterno.
Non importa se la gioia concreta si raggiunge con due chiacchiere o attraverso una fetta di pane con “Philly” -così è vezzeggiato il formaggio spalmabile- mangiata insieme: l’importante è mostrare senza dimostrare, pubblicizzare la gioia incontenibile di essere uniti.
Il product placement riesce così a non essere invadente, bucando gli schermi con fantasia e leggerezza: due caratteristiche che hanno sempre distinto la ventata di freschezza tipica dei claim di Philadelphia, marchio che non si è mai smentito nel rimanere coerente ai propri branding value e al trasmettere l’idea che il cibo è un tramite, non un magnete che attrae l’opulenza.