ANNO 14 n° 119
''Ecco il mostro pronto a difendermi''
Conferenza stampa fiume per il consigliere Moltoni, che annuncia battaglia
16/11/2015 - 16:38

VITERBO – ''Eccomi, ora potete sbattere in prima pagina il mostro''. Accoglie così i giornalisti il consigliere comunale Francesco Moltoni a una conferenza stampa fiume subito dopo pranzo.

''Sono tornato, estradato dal Brasile. E’ di nuovo tra voi il criminale colpito da mandato di cattura internazionale'', continua.

E’ visibilmente ''avvelenato'', scuro in volto. E non è tanto la tintarella sudamericana maturata nelle ultime settimane ma la convinzione che dietro a la pratica della sua decadenza ci sia una precisa regia che punterebbe a farlo fuori dal consiglio. Fare fuori lui ''consigliere scomodo, per mettere un allineato''.

Non ha mandato giù la notizia pubblicata negli ultimi giorni dove si parla di un suo presunto coinvolgimento nel crack del Perfidia. ''Permettetemi delle riflessioni. Nell’ultimo anno ho avuto più articoli io che Riina e Valansasca nei tempi d’oro. Mi sembra di essere diventato l’origine di tutti i mali di Viterbo, anche se non credo che le cose siano esattamente così. Ritengo che sia in atto un disegno per screditare la mia figura e nascondere le reali criticità che sta vivendo la città. Il tutto mentre è aperta la delicata questione della mia decadenza, che dovrà essere votata in consiglio. L’articolo, recentemente sparato in prima pagina, l’ho vissuto piuttosto male. Ritengo sia uscito per creare un certo clima negativo verso di me, per magari far passare l’idea presso i consiglieri che non sono una persona raccomandabile''.

Al prossimo consiglio verrà affrontata la pratica della decadenza e Moltoni avrà dieci giorni di tempo per presentare la propria difesa. ''Vorrei chiarire innanzitutto che non pago gli 80mila euro non perché non voglio ma perché reputo tutto ingiusto. Come assessore approvai quella delibera con la rassicurazione dei pareri tecnici che fosse tutto apposto. In più mi risulta che fossimo coperti anche dall’assicurazione. C’è un contenzioso tra Palazzo dei Priori e la compagnia assicuratrice che si definirà a gennaio. Uno dei due ha sbagliato in questa vicenda, ma non certo noi. Il giudice deciderà chi, ma ne usciremo puliti. Se quindi il consiglio dovesse decidere di farmi decadere mi troverò costretto a fare causa al Comune per chiedere un risarcimento. Non una roba da poche migliaia di euro ma di milioni''. Chiederà danni d’immagine, biologico, politico.

Moltoni traccia anche una cronistoria di tutta la vicenda, dal suo particolare punto di vista. ''Sono diventato oggetto di una campagna denigratoria pesantissima. Tutte le mie sciagure sono iniziate all’indomani di un mio intervento stampa su Viterbo Ambiente, dove chiedevo di rescindere il contratto per i gravi disservizi registrati. In quei giorni anche Tofani era intervenuto sull’argomento. Poi lui è riuscito a riallinearsi, invece per quanto mi riguarda ho preferito un’altra strada. Strada emersa evidentemente durante il voto per le provinciali, dove non ho voluto allinearmi a nessun dicktat''.

Il consigliere fa il punto anche su Oltre le mura: ''Michelini ha tradito lo spirito del movimento politico, ne ha preso solo i frutti e si dovrebbe vergognare. Ha usato quella lista per scopi personali e l’ha ridotta a zerbino della parte peggiore del Partito Democratico''.

Moltoni spara a trecentosessanta gradi e promette battaglia. Ci sono anche diverse cose su cui intende fare domande: dai subappalti a Viterbo Ambiente all'appalto per l'illuminazione pubblica.





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