ANNO 14 n° 119
Decadenza Moltoni nulla di fatto
Passa la proposta del sindaco di sospendere la discussione
Se ne parlerá nel prossimo consiglio, dopo un incontro al ministero degli Interni
19/11/2015 - 19:00

VITERBO – E venne il giorno della decadenza. O almeno, della discussione sulla. Già, nel consiglio comunale di oggi – calcio d'inizio alle ore 15.30 – si dovrebbe discutere proprio sulle sorti del consigliere Francesco Moltoni (Gal, tra le fila dell'opposizione dopo essere stato eletto con la maggioranza), condannato a risarcire 80mila euro di danno erariale per il crack del Cev. Dopo un paio di rinvii, e argomenti più urgenti da discutere, pare che questa possa essere la volta buona. Sempre che non venga a mancare il numero legale, visto che qualche assenza tra i banchi della maggioranza è sicura. Se si affrontasse il tema, comunque, non finirebbe oggi, ma ci vorrebbero almeno un altro paio di seduta – come da regolamento – prima per ascoltare le controdeduzioni dello stesso Moltoni e infine per votare.

Seguiamo insieme questa diretta che si preannuncia appassionante come non mai. Si fa per dire.

Ore 19.00 Si vota. Passa la proposta del sindaco: discussione sulla decadenza di Moltoni sospesa e rinviata al prossimo consiglio comunale. Che verrà fissato domani dalla riunione  dei capigruppo. Intanto martedì sindaco, prefetto e segretario generale saranno al ministero degli Interni per avere chiarimenti sui precedenti del genere.

Ore 18.56 Serra, parlando per il Pd, annuncia voto favorevole alla richiesta di sospensione del sindaco. Frontini (Viterbo2020) si asterrà: ''E il consiglio non può finire così, senza che abbiamo parlato di nulla''.

Ore 18.49 De Domincis (Cinque Stelle) annuncia di non votare: ''Basta con questi giochetti politici. Noi siamo coerenti da un anno a questas parte''. Anche Martina Minchella dice che uscerà dall'aula, in dissenso con  la linea del suo partito. Lo stesso De Alexandris (Viva Viterbo). Insomma, questi consiglieri vorrebbero iniziare subito la discussione su Moltoni.

Ore 18.45 Moltoni chiede di parlare, ma il presidente Ciorba gli nega la parola in base ad un preciso articolo del Testo unico sugli enti locali (citato). Comunque, Insogna chiede che la prossima volta, alla discussione, sia presente il dirigente Romolo Rossetti.

Ore 18.42 Insogna: ''Accettiamo la richiesta del sindaco e rinviamo tutto a dopo l'incontro al ministero. E' un patto tra gentiluomini, e credo che su un tema così delicato si debba essere tutti seri''. Sulla proposta del sindaco di sospendere si voterà e dunque si interromperà il consiglio comunale.

Ore 18.32 Il sindaco fa una proposta ragionevole: ''Ho avuto conferma che martedì prossimo avremo un incontro, il sottoscritto, la segretaria generale e il prefetto, al ministero degli Interni, col responsabile della Funzione  pubblica per conoscere come si è proceduto in altri casi simili, di decadenza, in tutta Italia. Per avere, insomma, un orientamento comune. Perciò chiedo ad Insogna di ritirare la sua proposta di rinvio e mi imopegno personalmente ad affrontare il punto già giovedì, nel prossimo consiglio''. Peccato che ad ora non ci sia nessun consiglio comunale convocato, per giovedì. La minoranza si è presa cinque minuti di tempo per valutare l'offerta.

Ore 18.29 Si ricomincia. La pausa di venti minuti è durate venti minuti, più altri sessanta in omaggio.

Ore 18.13 Per chi suona la campana? Per la maggioranza, che deve rientrare. Pare comunque che ci siano correnti di pensiero diverse: chi vorrebbe votare la proposta Insogna (di rinviare la discussione del punto) e quelli per la linea dura che vogliono discutere e far decadere Moltoni a prescindere dalla sentenza della causa con l'assicurazione. Insomma, un grandissima camurrìa, come direbbe il commissario Montalbano.

Ore 18.02 Ma non dovevano essere venti minuti di pausa? Alla maggioranza, evidentemente, non bastano per trovare una linea comune da tenere sul caso Moltoni. Qualcuno dice che la spaccatura più critica sia dentro il Pd. Non sarebbe certo una grande novità...

Ore 17.30 L'impressione è che questo parto (cioè, partorire una decisione) durerà più di venti minuti. Perciò in sala d'Ercole si sono messi tutti comodi. E stanno tutti attentissimi a dribblare quella consigliera che sta cercando di vendere i famigerati calendari per la beneficenza ai canili. Ad offerta libera.

Ore 17.14 Si sospende per 20 minuti per valutare il da farsi. Rinviare o discutere ma non votare la decadenza di Moltoni? Naturalmente è riunita solo la maggioranza, visto che se fosse per la minoranza questa roba non si dovrebbe proprio discutere.

Ore 17.09 Serra, capogruppo del Pd, taglia la testa al toro: ''Decidiamo se rinviare il punto oppure di discutere ma di rimandare il voto quando arriverà la sentenza sulla causa con l'assicurazione (il 7 gennaio, sembra - ndr). Perché se il Comune dovesse vincere quella verternza nessuno rifonderebbe Moltoni dalla decadenza''. Si va verso una sospensione per decidere cosa fare tra i capigruppo.

Ore 17.03 Troili (Pd): ''Sull'argomento non ho intenzione di votare. Mi appellerò all'articolo 47 comma 4 (presente in aula ma senza esprirmersi, ndr). Chi siamo noi per decidere l'esclusione di un nostro collega?''

Ore 16.57 De Dominicis (Cinque Stelle): ''Senza entrare nel merito di eventuali responsabilità di Moltoni, personalmente io mi sarei dimesso. Per una questione di immagine e di rispetto del ruolo di consigliere comunale''. Ma vuoi mettere che razza di manfrina ci saremmo persi?

Ore 16.50 Mentre Santucci (FondAzione) e Marini (Forza Italia) invocano cautela e soprattutto la sentenza della causa con l'assicurazione, è impossibile non notare che Moltoni e Insogna hanno cambiato collocazione  in aula: ora siedono tra i banchi della minoranza, tra il Movimento Cinque Stelle e Fratrelli d'Italia. Fino allo scorso consiglio erano esattamente dalla parte opposta dell'emisfero: tutto un altro clima, tutto un  altro fuso orario.

Ore 16.44 Il segretario generale: ''E' il consiglio che deve votare sulla compatibilità di un suo membro, lo dice il testo unico sugli enti locali''.

Ore 16.41 Prima Insogna (Gal, come Moltoni) poi il capogruppo di Forza Italia Ubertini chiedono di rinviare la discussione della decadenza di Moltoni: ''Si tratta di un argomento squisitamente tecnico, non possiamo decidere noi''. E Ubertini: ''In attesa della sentenza sulla controversia con l'assicurazione che doveva pagare i danni, propongo addirittura di togliere il punto dall'ordine del giorno''. Su queste due proposte si chiede prima un parere al segretario generale e poi si voterà in aula. 

Ore 16.39 Stavolta c'è il numero legale. Si comincia con un doveroso minuti di silenzio per le vittime degli attacchi terroristici di Parigi.

Ore 16.22 Mentre si (ri)aspetta l'appello, circolano voci incontrollate: la maggioranza oggi non solo vorrebbe discute della decadenza di Moltoni (e si sapeva), ma vorrebbe anche trattare il caso revisori dei conti, con la nomina di Lorenzo Ciorba, papà del presidente del consiglio Marco. E questo non si sapeva. Se così fosse, si fa tardi ragazzi.

Ore 16.04 Ma tranquilli, ecco che s'avanza in piazza del Comune - fiero l'occhio e svelto il passo - Filippo Rossi, il 18esimo consigliere presente che garantirà il numero legale per il prossimo appello.

Ore 15.59 E' il momento dell'appello, con ''appena'' mezz'ora di ritardo. La maggioranza di ferma a 17 consiglieri presenti, che non bastano per cominciare. Secondo appello alle 16.30.

Ore 15.35 Cominciamo ad arrivare un po' di consiglieri. Qualcuno assicura: ''Se fa, se fa, il consiglio se fe''. Di solito è uno che con  le previsioni ci azzecca.

Ore 15.26 Mancano quattro minuti e ci sono quattro consiglieri: Ubertini, Micci, Insogna e soprattutto lui, Chicco Moltoni, che dovrebbe essere l'uomo del giorno. Sempre che il consiglio si faccia...





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