VITERBO - ''Sono bastati tre giorni per acquisire la consapevolezza che la nomina assegnatami non avrebbe portato giovamento alla situazione societaria, in quanto il breve periodo a mia disposizione (poco più di tre mesi) non sarebbe stato sufficiente per modificare l'organizzazione interna, anzi avrebbe sicuramente rotto degli equilibri distraendo ed influendo negativamente sul magnifico rendimento tecnico della squadra e del suo staff''. E' l'inizio del comunicato con cui Mario Corinti, nominato direttore generale della Viterbese sabato scorso dall'amministratore Geatano Di Carlo, ha rinunciato alla nomina.

Corinti resta all'interno della Viterbese e mantiene i suoi compiti come residente del settore giovanile gialloblu. Una scelta che giunge a pochi giorni dalla nomina e che nasconde il clima di grande incertezz che aleggi intorno alla Viterbese. 

''Abbiamo valutato che la mia figura sarebbe determinante nel completare il lavoro svolto nel settore giovanile  - continua - con la valorizzazione e la relativa monetizzazione dei migliori elementi, che potrebbero portare un apporto economico importante in questo particolare momento''.

Poi la precisazione: ''Ci tengo a precisare che tale decisione è dovuta essenzialmente ad una scelta di carattere progettuale, non forzata dagli episodi causati dai soliti idioti, che con gesti minatori hanno provato a minacciare la mia tranquillità e della mia famiglia. Senza modestia, l’apporto professionale di una persona come me la cui integrità morale e manageriale può portare benefici anche lavorando dietro le quinte. Con affetto, un saluto a tutti i tifosi gialloblù''.