ANNO 14 n° 118
Rinascita Gialloblu - Una deroga della Figc per chiamarla Viterbese
30/06/2013 - 04:00

di Domenico Savino

VITERBO – Anche se manca qualche dettaglio, l’arrivo della famiglia Camilli a Viterbo resta una formalità. Resta un contatto telefonico con il sindaco Michelini poi tutti i tasselli prenderanno ordinatamente il loro posto e si potrà dare ufficialmente il via alla nuova vita della Viterbo calcistica. C’è da giurarci: la famiglia Camilli vorrà vivere da protagonista assoluto le sue stagioni nel capoluogo della Tuscia a partire da quella che sta per prendere il via. Già Vincenzo Camilli (figlio di Piero) si è portato avanti con il lavoro: in tutti i casi ha costruito una Castrense competitiva e buona parte dell’organico della squadra che avrebbe giocato a Grotte di Castro è pronto ad arrivare nella Tuscia. Il pensiero principale dei tifosi è il nome: secondo le norme federali sono scaduti i termini per cambiare denominazione e sede sociale. Si spera in tutti i casi di convincere il presidente del comitato regionale Lazio Melchiorre Zarelli a concedere una deroga e permettere che anche per le carte federali compaia il nome Viterbese: d’altronde sarebbe un vanto per la stessa Figc Lazio ospitare un nome così glorioso nel massimo campionato regionale. I supporters sono stati chiari in tal senso, vogliono chiamarsi Viterbese e già sono stati rassicurati da Vincenzo Camilli per la presenza del nome sul materiale tecnico e sportivo. Resta il nodo della denominazione e si tenterà fino in fondo di convincere Zarelli.

L’aspetto sportivo è sempre quello preponderante: Camilli ha tutta l’intenzione di irrobustire ulteriormente l’organico che già aveva allestito. Il nocchiero scelto e Claudio Solimina, esperto lupo di mare che ha avuto il merito di riportare il Palestrina tra i dilettanti. Un grande esperto di calcio regionale, u uomo dal pugno di ferro che difficilmente fallisce l’obiettivo. E quella di Viterbo sarà una grande sfida anche per lui. La squadra popi è stata modellata di conseguenza. I nomi sicuri sono quelli degli attaccanti Gallaccio e Toscano che si aggiungono al bomber De Francesco che lo scorso anno ha trascinato la Castrense in Promozione. Una prima linea di spessore che Camilli jr cercherà di impreziosire con un colpo ad effetto (anche per presentarsi con un regalo alla piazza). A centrocampo conferma per Valerio Ingrosso (play maker) e arrivo di Emanuele Palermo: la coppia formerà la diga centrale e anche in questa zona di campo ci saranno innesti. In difesa conferma per il giovane ma già esperto Daniele Federici con l’innesto di Mattia Marini. In porta l’under Cima (ex settore giovanile gialloblu) che sarà affiancato al più navigato Gabriele Marini. Poi la nuova società si guarderà intorno per sondare il mercato degli under: in Eccellenza sono quattro da schierare obbligatoriamente: un ’93, un 94’, un ’95 e un ’96: avevano trovato un accordo con la Castrense i baby De Vecchis e Rausa. Non si esclude che si possa pescare nel mare dei giocatori che hanno giocato nella Viterbese lo scorso anno (Ciogli e D’Alessio, Fapperdue e Ibojo anche se quest’ultimo ha sparato alto perché ha molte offerte dall’Umbria). Ma Camilli non si fermerà: dopo aver messo nero su bianco le ultime pratiche prima dello sbarco, tornerà sul mercato per costruire la corazzata e far abituare i tifosi della Viterbese al verbo vincere.

IL PIANOSCARANO CHIEDE IL ROCCHI? Intanto il Pianoscarano potrebbe prendere il titolo sportivo della Caninese: la società maremmana naviga in cattive acque e non è certa di potersi iscrivere al prossimo torneo. Il sodalizio rionale potrebbe a quel punto inoltrare domanda di ripescaggio in Eccellenza e chiedere di disputare le gare casalinghe allo stadio Enrico Rocchi anche se non necessariamente in concorrenza con la Viterbese (pardòn, con la Castrense).






Facebook Twitter Rss