ANNO 14 n° 119
Unioni civili, il 16 gennaio l'audizione per associazioni e cittadini
08/01/2014 - 11:14

Riceviamo e pubblichiamo

Arriva oggi 7 gennaio l'invito all'audizione per la proposta di istituire il registro delle unioni civili nel comune di Viterbo. Non saranno più tre giorni di ascolto delle associazioni e singoli, come deciso nella precedente riunione, ma soltanto uno. Giovedì 16 gennaio alle ore 9,30 presso la presso la sala del Consiglio Comunale sita in via Ascenzi n. 1 verrà ascoltato chiunque voglia dire la propria su tale tema. Chiunque voglia partecipare, come associazione o come singolo, può ancora iscriversi telefonando al n. 0761 348556 o mail amanfroni@comune.viterbo.it. Invitiamo i cittadini a partecipare attivamente alla discussione apportando il proprio contributo.

Ricordiamo inoltre, che le 1200 firme raccolte per la petizione promossa per l'istituzione del registro delle unioni civili sono già state consegnate in Comune. Da agosto 2013 siamo arrivati a metà gennaio 2014 e nulla è stato ancora deciso. Non si ha la voglia o il coraggio di andare a votare questa mozione proposta, ricordiamo, dal partito della maggioranza PD. Non c'è unità all'interno del partito promulgatore, questo si è capito. E ora si cerca di allungare i tempi in modo che la mozione cada nel dimenticatoio. La curia, dopo molti mesi dall'inizio della discussione, fa scendere in campo le associazioni cattoliche. Tutto si blocca e la religione tiene in scacco il nostro comune. Ma poi che c'entra la religione con il registro delle unioni civili? Unioni civili, in uno stato laico. Non stiamo mettendo in discussione il matrimonio cattolico. Non si tocca in nessun modo l'istituzione del matrimonio si dà solamente un'altra possibilità a chi decide di vivere insieme. Chi vuole sposarsi si sposi ma chi voglia convivere abbia la possibilità di farlo tutelato dalla legge. Come Arci Cultura Lesbica continuiamo a portare avanti la nostra proposta per l'istituzione del registro per le coppie omosessuali, in modo da essere riconosciuti e tutelati dalla della legge italiana.

Emanuela Dei, Arci Cultura Lesbica





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