ANNO 14 n° 120
Approvato il registro delle coppie di fatto
Consiglio comunale: quattro no nella maggioranza, due sì nella minoranza
25/03/2014 - 15:28

 

VITERBO - Abbiamo il fatto, per le coppie ci sarà da aspettare. Almeno finché qualcuno desidererà andarsi ad iscrivere nel nuovo registro approvato ieri dal consiglio comunale. Una seduta fiume, che conclude formalmente un percorso iniziato lo scorso agosto e andato avanti in prima commissione tra mille seduta e qualche polemiche. Anche ieri il voto non è filato via liscio, visto che già alla prima chiama delle nove non c'era il numero legale, poi però materializzatosi al secondo appello. Dopo un'altra, 'gradevolissima' ora di interrogazioni varie, ecco la discussione sulle coppie di fatto, con il regolamento e la deliberazione relativa che va a sostituire la mozione, presentata da Cinque Stelle, Sel e Pd e poi ritirata.
Sono bastati i primi voti sui singoli articoli e sugli emendamenti per fugare ogni dubbio: la maggioranza ha i numeri (anche perché sindaco e presidente del consiglio votano sempre intonati), Cinque Stelle e Viterbo 2020 pure sono favorevoli, mentre al resto della minoranza (Fratelli d'Italia e Forza Italia) si aggiunge la contrarietà di due consiglieri di Oltre le Mura (Ciorba e Tofani) e di altrettanti del Pd, il vecchio leone Troili ('Invece di occuparci di queastioni universali pensiamo a risolvere i problemi quotidiani dei cittadini', ha ammonito) e il vicecapogruppo Fabbrini. Così sarà fino al voto decisivo e all'approvazione.
In cosa consiste questo registro? 'Equiparare le coppie non sposate, di qualsiasi sesso ne siano i componenti, a quelle sposate - ha spiegato il sindaco - Qui si stabilisce un principio, tutto il resto non compete al Comune'. Perché il resto spesso è regolamentato da leggi nazionali o, come nel caso delle graduatorie per le case popolari, alla Regione. E De Dominicis, che aveva minacciato di occupare l'aula ad oltranza qualora non si fosse tenuta la discussione, ha riassunto: 'E' un semplice riconoscimento dei diritti fondamentali degli esseri umani laddove questi diritti prima non venivano riconosciuti, almeno a determinate categorie di persone, come le coppie non sposate'. Già, ma occorrrà comunque che il Comune licenzi provvedimenti ad hoc per ogni singolo settore.
L'iscrizione al registro è gratuita, potrà essere 'celebrata' anche in una sala comunale (pagamento la tariffa già previta per il matrimonio) e la coppia (o anche uno degli appartenenti) potrà chiedere in ogni momento di rescindere l'accordo.
Dai contrari, un'opposizione civile e moderata. Buzzi (Fratelli d'Italia): 'Non dobbiamo ridurre tutto a chi è favore degli omosessuali e a chi è contrario. La verità è che questo regolamento, così com'è stato formulato, non darà alcun diritto alle coppie non sposate'. E Sbera (Forza Italia): 'Nessuno di noi è contro i diritti, ci mancherebbe. Il regolamento poteva essere fatto meglio, specie in tutti questi mesi, e comunque la sede reale di un dibattito così non è il consiglio comunale, ma il Parlamento italiano'.

VITERBO - Abbiamo il fatto, per le coppie ci sarà da aspettare. Almeno finché qualcuno desidererà andarsi ad iscrivere nel nuovo registro approvato ieri dal consiglio comunale. Una seduta fiume, che conclude formalmente un percorso iniziato lo scorso agosto e andato avanti in prima commissione tra mille seduta e qualche polemiche. Anche ieri il voto non è filato via liscio, visto che già alla prima chiama delle nove non c'era il numero legale, poi però materializzatosi al secondo appello.

Dopo un'altra, 'gradevolissima' ora di interrogazioni varie, ecco la discussione sulle coppie di fatto, con il regolamento e la deliberazione relativa che va a sostituire la mozione, presentata da Cinque Stelle, Sel e Pd e poi ritirata.Sono bastati i primi voti sui singoli articoli e sugli emendamenti per fugare ogni dubbio: la maggioranza ha i numeri (anche perché sindaco e presidente del consiglio votano sempre intonati), Cinque Stelle e Viterbo 2020 pure sono favorevoli, mentre al resto della minoranza (Fratelli d'Italia e Forza Italia) si aggiunge la contrarietà di due consiglieri di Oltre le Mura (Ciorba e Tofani) e di altrettanti del Pd, il vecchio leone Troili ('Invece di occuparci di queastioni universali pensiamo a risolvere i problemi quotidiani dei cittadini', ha ammonito) e il vicecapogruppo Fabbrini. Così sarà fino al voto decisivo e all'approvazione.

In cosa consiste questo registro? 'Equiparare le coppie non sposate, di qualsiasi sesso ne siano i componenti, a quelle sposate - ha spiegato il sindaco - Qui si stabilisce un principio, tutto il resto non compete al Comune'. Perché il resto spesso è regolamentato da leggi nazionali o, come nel caso delle graduatorie per le case popolari, alla Regione. E De Dominicis, che aveva minacciato di occupare l'aula ad oltranza qualora non si fosse tenuta la discussione, ha riassunto: 'E' un semplice riconoscimento dei diritti fondamentali degli esseri umani laddove questi diritti prima non venivano riconosciuti, almeno a determinate categorie di persone, come le coppie non sposate'. Già, ma occorrrà comunque che il Comune licenzi provvedimenti ad hoc per ogni singolo settore.L'iscrizione al registro è gratuita, potrà essere 'celebrata' anche in una sala comunale (pagamento la tariffa già previta per il matrimonio) e la coppia (o anche uno degli appartenenti) potrà chiedere in ogni momento di rescindere l'accordo.

Dai contrari, un'opposizione civile e moderata. Buzzi (Fratelli d'Italia): 'Non dobbiamo ridurre tutto a chi è favore degli omosessuali e a chi è contrario. La verità è che questo regolamento, così com'è stato formulato, non darà alcun diritto alle coppie non sposate'. E Sbera (Forza Italia): 'Nessuno di noi è contro i diritti, ci mancherebbe. Il regolamento poteva essere fatto meglio, specie in tutti questi mesi, e comunque la sede reale di un dibattito così non è il consiglio comunale, ma il Parlamento italiano'.

 





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