ANNO 14 n° 118
Una messa in ricordo
di Paolo Aquilani
Oggi sono 2 anni dallo schianto in cui ha perso la vita anche Andrea Agostini
18/05/2016 - 02:00

VITERBO – Una messa per ricordare Paolo Aquilani a due anni dal terribile schianto sulla Cassia Sud dove ha perso la vita. Verrà celebrata oggi pomeriggio alle 18,30 nella chiesa di santa Maria della Grotticella. Paolo aveva 21 anni. Ne aveva invece 19 Andrea Agostini, l’altra vittima dell’incidente avvenuto quella maledetta notte del 18 maggio 2014 all'altezza dello svincolo per Tuscania. Andrea viaggiava a bordo della Fiat 500 che si è scontrata frontalmente con la Volkswagen Polo con a bordo Paolo.

Una notte di sangue che ha scosso la Tuscia intera. Due giovani vite spezzate prima dell’alba. Un bilancio tragico: due vittime, Paolo e Andrea, e una ragazza ferita in maniera grave. Giada Tommassini era in auto con Andrea Agostini e il suo fidanzato Andrea Mascolino, ferito in maniera lieve così come Dymitry Kryvenko, che era alla guida della Polo. A fianco di Dymitry, 22 anni, l’amico del cuore, quello che cercava disperatamente tra le lamiere, Paolo, morto sul colpo.

A riportare le lesioni più devastanti era stata Giada, 20 anni di Tre Croci, tanto che dopo un passaggio all'ospedale di Belcolle, dove le era stata diagnosticata una grave frattura cranica, è stata poi trasferita d'urgenza a Gemelli dove, dopo aver lottato tra la vita e la morte, circa un mese dopo è uscita dal coma. Anche il suo ragazzo, Mascolino, riportò una serie di fratture agli arti e al torace, ma non è mai stato in pericolo di vita.

Solo leggere ferite, invece, per Kryvenko il ragazzo ucraino che, dimesso da Belcolle qualche giorno dopo, è stato poi sottoposto agli arresti domiciliari in quanto l'alcol test eseguito su di lui aveva dato esito positivo. E ci è rimasto sei mesi ai domiciliari, senza presentare alcuna istanza per mezzo del suo avvocato, Remigio Sicilia. Per lui l’accusa era di omicidio colposo plurimo e guida in stato di ebbrezza. A febbraio scorso ha patteggiato due anni e otto mesi senza sospensione condizionale della pena. Il giudice ha disposto anche la sospensione della patente per altri due anni, che si aggiungono agli altri due del procedimento amministrativo.

Lui considerava Paolo ''il fratello minore che non ha mai avuto'' e all’ucraino la famiglia dell’amico è stata vicina sin da subito. ''Pregate per Dimitry e non piangete per Paolo'', aveva detto il fratello durante il funerale di Paolo. Quando era stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia, invece, la sorella di Paolo si era recata in tribunale per dare lui sostegno, abbracciandolo.

Oggi pomeriggio, come detto, i familiari e gli amici di Paolo si ritroveranno alla chiesa di santa Maria della Grotticella per ricordarlo e pregare insieme per quella giovane vita strappata troppo presto.





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