ANNO 14 n° 118
Palloncini e musica per l'addio a Paolo
Centinaia di persone ai funerali del ventunenne scomparso sabato notte
Il parroco ai familiari: ''Non abbiate paura perchč č tornato con lo Spirito Santo''
20/05/2014 - 12:38

VITERBO – Palloncini, chitarre, bonghi, tamburelli e musica. Così gli amici e i parenti di Paolo Aquilani hanno voluto salutare il 21enne scomparso la notte tra sabato e domenica nel tragico incidente stradale sulla Cassia Sud, all’altezza del bivio per Tuscania.

I funerali del giovane si sono svolti questa mattina in una basilica della Quercia colma di persone.

‘’Siamo qui per salutare Paolo, che in tempo così breve ha concluso la sua esistenza terrena. Noi lo affidiamo a te padre perché la sua giovinezza rifiorisca accanto a te, nella tua casa’’. Con queste parole il parroco ha aperto la cerimonia funebre, proseguita poi con i canti degli amici di sempre. Gli stessi amici, che fuori dal sagrato della basilica hanno lasciato foto ricordo, palloncini colorati e fiori.

‘’Abbiamo scelto ieri sera con la famiglia e con i giovani della comunità di Paolo di celebrare la funzione in questo modo’’. La funzione è stata scandita dai suoni degli strumenti musicali e dalle voci dei ragazzi.

‘Noi sacerdoti indossiamo gli abiti bianchi in segno della resurrezione, - ha proseguito il parroco - in segno della vittoria di Cristo sulla morte e sul peccato’’.

La celebrazione è seguita poi con la lettura del vangelo e con il messaggio che il parroco ha voluto lanciare alla folla. ‘’Noi abbiamo ricevuto il battesimo, siamo diventati figli di Dio, fratelli di nostro signore Gesù Cristo, membri vivi della chiesa ed eredi del Paradiso. Ecco che tutti noi, oggi, siamo chiamati alla conversione. Una conversione per tutti noi peccatori e per i tanti giovani che sono esposti ai pericoli, dell’anima e del corpo’’.

Il parroco si è poi rivolto ai famigliari e agli amici di Paolo. ‘’Non dovete turbarvi perché egli è andato verso il Padre. Anche se non è più visibile, non possiamo incontrarlo, stringergli le mani, abbracciarlo, non abbiate paura perchè è tornato con lo Spirito Santo. Lui resterà sempre con noi’’.

‘’Siamo qui perché crediamo alla resurrezione. Questo che stiamo facendo oggi, se così non fosse, non avrebbe senso. Sarebbe solo un teatrino, una sceneggiata. Un gesto vuoto se non vivessimo nello spirito della resurrezione’’. E proprio con questo spirito il parroco immagina Paolo. Oggi, accanto al Signore, con la veste bianca della resurrezione e il cero pasquale, lo stesso che lo ha accompagnato fin dal battesimo.

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