ANNO 14 n° 119
La procura sequestra e riconsegna gli affreschi asportati da palazzo Spreca
18/10/2012 - 12:52

VITERBO – Gli affreschi del quindicesimo secolo in mostra alla Biennale internazionale di antiquariato di Roma, strappati dalle pareti di Palazzo Spreca, questa mattina, sono tornati a Viterbo. Le opere, sequestrate in Umbria e consegnate dalla procura di Viterbo, saranno custodite al museo Civico Rossi Danielli, fino a quando la Sovrintendenza per i beni architettonici e culturali deciderà la nuova collocazione.

Si tratta di 14 opere rappresentanti le 14 virtù profane. Dieci sono state riconsegnate questa mattina mentre le restanti 4 torneranno a Viterbo giovedì 25 ottobre.

Il Ciclo di pitture si trovava nello stand di una ditta che ha sede a Spoleto (Antiquariato Umbria Sud di Emo Antinori Petrini) ed erano stati riconosciuti dal professore viterbese ed esperto in storia dell’arte Enzo Bentivoglio, che si trovava in visita alla mostra antiquaria che si tiene ogni due anni nella Capitale, a Palazzo Venezia.

Da qui era partita una denuncia, che aveva portato all'apertura di un'indagine, coordinata dal procuratore capo Alberto Pazienti, e gestita dal nucleo Tutela del patrimonio culturale dei carabinieri.

“Grazie all'intervento della procura e delle forze dell'ordine – ha commentato il sindaco Marini - sono state recuperate queste prestigiose opere. E' un onore per il Comune di Viterbo poterle custodire all'interno del museo Civico. Non sono un critico d'arte e non posso addentrarmi sul valore artistico delle opere recuperate, - ha concluso Marini - ma posso dire che meritano davvero di essere mostrate al pubblico”.

Alla consegna, oltre al procuratore Pazienti e al sindaco Giulio Marini, erano presenti il vicesindaco Luigi Maria Buzzi, la direttrice del museo Civico Orsola Grassi e il dirigente del settore cultura del Comune Stefano Menghini.

 

 





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