ANNO 14 n° 120
Giovedì i primi interrogatori di garanzia
Domani e venerdì toccherà agli indagati in carcere; sabato agli altri ai domiciliari
21/05/2014 - 02:00

VITERBO – Inizieranno domani gli interrogatori di garanzia a carico delle trentadue persone indagate nell’ambito dell’operazione Babele, il blitz egregiamente condotto dagli uomini dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza che ha smantellato un importante traffico di droga con sede nel capoluogo.

Le persone che dovrà ascoltare il giudice per le indagini preliminari Franca Marinelli, in realtà, sono trenta perché due risultano tuttora irrintracciabili.

Prima sarà la volta degli arrestati in carcere, poi toccherà agli indagati cui è stata concessa la detenzione domiciliare.

Domani, nel penitenziario viterbese, la dottoressa Marinelli ne interrogherà sette e venerdì altrettanti. Sabato a mezzogiorno sarà il turno degli arrestati ai domiciliari, che saranno sentiti negli uffici di via Falcone e Borsellino.

L’operazione ha permesso di bloccare una fiorente attività di spaccio posta in essere da due bande di stranieri che si dividevano il cuore di Viterbo: la zona del Sacrario, compresa piazza San Faustino e via Cairoli, era nel mirino dei dominicani, il quartiere San Pellegrino era invece la piazza dei maghrebini.

Ma tra gli arresti e gli avvisi di garanzia figurano anche viterbesi. Quindici in tutto. “Sono tutti residenti a Viterbo città – fanno sapere dal comando provinciale - , tranne uno di Vitorchiano e uno di Soriano al Cimino”. Nel traffico di stupefacenti agivano come “pusher al dettaglio”. Dalle indagini è infatti emerso un punto di continuità nelle differenti modalità di reperimento della droga e di spaccio delle due comunità di stranieri. Sia i dominicani che i maghrebini si affidavano dietro compenso a terze persone, nella maggior parte dei casi incensurate.

La maxi retata di ieri è stata il coronamento di oltre un anno e mezzo di indagini mirate a stroncare il traffico di droga a Viterbo. L’inchiesta, partita a gennaio 2013 e coordinata dal sostituto Paola Conti, già a novembre scorso, aveva assicurato alla giustizia 24 persone e una quantità di droga sequestrata pari a oltre due chili. Che ora va a sommarsi agli altri due etti di cocaina pronti per essere piazzati sul mercato viterbese sequestrati lunedì.

Le indagini, adesso, proseguono: sotto la lente di ingrandimento degli investigatori il materiale sequestrato durante le decine di perquisizioni eseguite durante il blitz.





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