ANNO 14 n° 120
Concessi dal Gip i domiciliari agli indagati
28/05/2014 - 02:00

VITERBO – Tra ieri e oggi gran parte degli indagati in carcere hanno ottenuto la detenzione domiciliare.

L’ha concessa il giudice per le indagini preliminari Franca Marinelli, lo stesso magistrato che ha emesso l’ordinanza, su parere positivo del sostituto titolare dell’inchiesta Babele, Paola Conti. Una decisione motivata con ogni probabilità dal fatto che gran parte degli arrestati hanno scelto la strada della collaborazione. Soltanto un paio si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere. Un paio su trentadue, tutti già sottoposti ad interrogatorio di garanzia dalla dottoressa Marinelli.

Venticinque le persone finite dietro le sbarre del carcere di Mammagialla (due donne erano state recluse nella casa circondariale di Civitavecchia), mentre in sette erano ai domiciliari. Il maxi blitz antidroga, egregiamente condotto da carabinieri e finanzieri, era scattato all’alba di lunedì 19 maggio e aveva visto impegnati 250 militari, ottanta mezzi, un elicottero e quattro unità cinofile. Oltre alle trentadue ordinanze eseguite, con la bellezza di due chili di cocaina sequestrata, gli uomini dell’Arma e della Fiamme gialle avevano eseguito oltre sessanta perquisizioni. Dalle quale era saltato fuori copioso materiale ritenuto “di notevole interesse investigativo”. Che, adesso, è sotto la lente di ingrandimento degli organi inquirenti. (Perché, pare, che le indagini siano tutt’altro che concluse).

Si sa, nel frattempo, che alcuni degli indagati che hanno già sostenuto il confronto con il magistrato avrebbero ammesso il consumo di cocaina, negando lo spaccio. Al massimo l’avrebbero “ceduta a qualche amico”.

E’ noto anche che circa la metà degli indagati avrebbero già presentato istanza di patteggiamento; mentre in sei o sette opterebbero la strada del ricorso al Riesame. Vedremo.





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