VITERBO - I carabinieri e la guardia di finanza di Viterbo stanno eseguendo in queste ore 32 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei componenti, molti dei quali stranieri, di un sodalizio criminale operante nella Tuscia, in particolare nel centro storico del capoluogo, che aveva creato una vasta rete di spaccio con canali di rifornimento dello stupefacente riconducibili a trafficanti operanti nella capitale e con collegamenti all’estero. Oltre 60 le perquisizioni, tuttora in corso, nei confronti degli arrestati e di altri indagati, tra le province di Viterbo e Roma. 

Nel corso dell'operazione, denominata ''Babele'', sono stati impiegati circa 300 uomini, 80 mezzi, un elicottero e diverse unità cinofile.

Tra i soggetti coinvolti principalmente stranieri di nazionalità dominicana e nordafricana in stretti rapporti con numerosi cittadini italiani.

L’attività, giunta oggi alla sua conclusione con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Viterbo, Franca Marinelli, ha avuto inizio nel gennaio del 2013 e si è protratta nella fase dei riscontri e delle indagini, dirette dal sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Viterbo, Paola Conti per tutto lo scorso anno.