ANNO 14 n° 120
Cinque indagati ottengono i domiciliari, ma porteranno il braccialetto
Se rifiutassero l'applicazione del congegno resterebbero in cella. Due scarcerati
06/06/2014 - 20:10

VITERBO - Ha sostanzialmente retto il vaglio dei giudici del tribunale del riesame di Roma l'ordinanza del Gip Franca Marinelli, che il 12 febbraio scorso, su richiesta della procura della Repubblica di Viterbo, aveva disposto 31 arresti per spaccio di droga nell'ambito della cosiddetta ''Operazione Babele'', condotta congiuntamente dai comandi provinciali della guardia di finanza e dai carabinieri.

I giudici del riesame, infatti, l'hanno riformata parzialmente, attenuando e in un caso annullato, i provvedimenti restrittivi nei confronti di 12 indagati. Cinque di loro, fino ad oggi in carcere, hanno ottenuto gli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico, un congegno che permette alle forze dell'ordine di controllare h 24 i loro spostamenti, un po' come i Gps degli antifurto delle auto. Si tratta di Angelo Germani, viterbese; Bilel Chaalia e Mohamed Mezni, entrambi tunisini, Rodolfo Feliz Castillo, giocatore di baseball e Antonio Ivan Morales. Un altro detenuto, il nordafricano Thair Musaku, è stato scarcerato e sottoposto all'obbligo di firma. 

Nei confronti dei 5, il tribunale del riesame ha stabilito che ''sia mantenuta la cautela della custodia in carcere nel caso in cui gli indagati non prestino il consenso all'applicazione del mezzo suddetto (il braccialetto elettronico, ndr). E ancora, i 5 potrebbero rimanere in cella anche qualora non sia possibile, per problemi di ordine tecnico, l'applicazione del dispositivo. 

Restano agli arresti domiciliari, concessi dal Gip Marinelli subito dopo l'interrogatorio di garanzia, Ferrico Mecarini, Caterina Pierini e Angela Hernandez. Nei confronti di Samuel Mini, 26 anni, viterbese, è stata invece disposta la scarcerazione. Da questa sera, subito dopo la notifica dell'ordinanza, Mini è tornato in libertà. Gli arresti domiciliari sono stati confermati anche nei confronti di Luciano Santo Hernandez e Hector Jose Vargas Delgadillo.

I difensori dei 12 indagati che hanno presentato ricorso al tribunale del riesame avevano chiesto che l'ordinanza del Gip fosse completamente annullata. All'udienza è intervenuto anche il Pm Paola Conti, titolare dell'inchiesta, che ha invece chiesto la conferma dei provvedimenti emessi dal Gip Marinelli.

Vanno avanti nel frattempo le richieste di patteggiamento.





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