ANNO 14 n° 118
Cambia il giro delle sette chiese, prima tappa a Sant'Angelo in Spatha
L'incontro con le autorità non sarà a palazzo papale;ma al san Leonardo
23/08/2013 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO – In principio era il teatro dell’Unione, poi nel 2011 la scelta era ricaduta sulla sala del Conclave, a Palazzo Papale. Quest’anno, invece, l’incontro con le autorità, che si svolgerà prima del Giro delle sette chiese, sarà al teatro San Leonardo, in via Cavour.

‘’Quest’anno la sala del Conclave non era accessibile perché al suo interno è stata allestita una mostra. – ha spiegato il presidente del Sodalizio dei facchini, Massimo Mecarini – Dopo aver preso visione di alcuni spazi, la scelta è ricaduta sul San Leonardo, a pochi passi da piazza del Comune. L'orario dell'incontro tra i facchini e le autorità, invece, resta invariato: alle 14. Intorno alle 14,30 la formazione scenderà in piazza del Plebiscito – conclude Mecarini - dove inizierà il cammino verso il ritiro e, infine, verso piazza San Sisto, da dove partirà Fiore del Cielo'’.

Con il cambio della location varia anche la prima tappa del giro che precede il trasporto del 3 settembre: non sarà Santa Giacinta Marescotti ma Sant’Angelo in Spatha, la chiesa che chiude uno dei due lati di piazza del Plebiscito, proprio davanti all’arco di via Ascenzi. Da qui la formazione risalirà in via San Lorenzo, in direzione della cattedrale, dove i facchini si posizioneranno sulle scale del palazzo per la foto di rito, per poi ripartire verso la chiesa di Santa Giacinta Marescotti. Nella piccola chiesa in piazza della Morte i facchini incontreranno le suore del convento, che doneranno ad ognuno di loro una foglia, a ricordo di quelle di pungitopo, pianta con la quale Giacinta di flagellava.

I facchini sosteranno poi a Santa Maria Nuova e in piazza della Repubblica, dove si trova il monumento dedicato a loro, e dove verrà scattata una seconda foto alla formazione.

Dopo la tappa al Sacrario arriveranno nella chiesa della Trinità. Qui, dopo la preghiera del priore agostiniano, i facchini dedicheranno ‘’mira il tuo popolo’’ alla Madonna Liberatrice, che fin dal medioevo ha assunto a Viterbo una funzione di protettrice della comunità.

Lasciata la Trinità la formazione attraverserà via Santissima Liberatrice e piazza della Rocca, fino ad arrivare a San Francesco, dove i cento uomini rinnoveranno il patto d’amore verso la patrona, le cui spoglie sono conservate nella chiesa a lei intitolata.

E proprio qui i facchini si recheranno dopo aver lasciatola chiesa intitolata al poverello di Assisi. Ad accoglierli ci saranno le suore Clarisse, che doneranno a ciascun facchino un’immagine benedetta da conservare durante il trasporto. Dopo una breve messa del vescovo di Viterbo, monsignor Lino Fumagalli, la formazione ripartirà verso il convento dei padri Cappuccini, dove tutti i facchini, accompagnati da amici e familiari, ceneranno. Intorno alle 19, salutati i parenti, ascolteranno le ultime raccomandazioni tecniche e gli incoraggiamenti del presidente del Sodalizio e del capofacchino e le sue ultime indicazioni per il trasporto. Da qui ripartirà il cammino verso il centro: Porta della Verità, chiesa della Crocetta, luogo della prima sepoltura di Santa Rosa, largo facchini di Santa Rosa e via Santa Rosa, lungo il sagrato della chiesa, fino ad arrivare a San Sisto, l’ultima tappa, dove i facchini riceveranno la benedizione ‘’in articulo mortis’’ dal vescovo e il sindaco Michelini consegnerà ufficialmente Fiore del Cielo ai costruttori, i quali poi affideranno il trasporto al capofacchino e a tutta la formazione.

 

 

 





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