ANNO 14 n° 117
Pinna (Noi con Salvini): ''L'Esercito per il controllo del territorio''
27/09/2015 - 19:32

Riceviamo e pubblichiamo

VITERBO - Abbiamo elementi sufficienti e preoccupanti per poter dire tutti ''Viterbo ha perso la sua proverbiale tranquillità''. Quanto è accaduto questa notte in città è stravolgente. Un pestaggio di una violenza inaudita nei pressi del Cotral di Riello ha fatto una vittima. Viterbo non è questo. Viterbo non avrà il titolo di città d’arte e di cultura, perché evidentemente non ce la meritiamo, non decolla turisticamente, perché evidentemente abbiamo delle incapacità secolari a vendere tutte le grandi potenzialità di richiamo turistico che ci circondano, abbiamo i limiti di un provincialismo che non accenna a fare spazio a una cultura più aperta. Ma nonostante tutto ciò non si permetta ad alcuno di subire passivamente certi fenomeni delinquenziali e di violenza, un tempo, inesistenti ma che oggi, insieme ai furti in casa, creano panico, insicurezza e paura tra la gente.

Quando con il collega Umberto Fusco sedevamo in consiglio comunale sotto il simbolo Lega Federalista, immediatamente dopo l’omicidio del prof. Ausonio Zappa, abbiamo chiesto la convocazione d’urgenza di un consiglio straordinario. In quella sede istituzionale abbiamo avanzato le nostre proposte per intensificare i controlli e dare maggiore sicurezza ai cittadini. Purtroppo, però, come è facile intuire, i nostri buoni intenti di discutere e trovare una soluzione condivisa si sono persi nell’inutilità del dibattito che è seguito, deragliato sul tema dell’accoglienza e dell’integrazione di coloro che dovrebbero assoggettarsi alle nostre leggi. Di quel consiglio, per chi vuole, esistono le registrazioni.

Ora noi non sappiamo chi sono i responsabili dell’omicidio dell’ultima vittima di questa notte. Siamo certi che polizia e carabinieri faranno il miglior lavoro come è loro solito, e a tal proposito desideriamo ringraziarli per l’abnegazione che a tutti i livelli viene profusa nell’interesse dei cittadini, nonostante siano continuamente penalizzati da tagli economici, inadeguatezza di mezzi e dotazioni, insufficienza di personale, mortificazioni continue per come, spesso, il loro lavoro viene vanificato essendo l’Italia un paese dove non esiste la certezza della pena.

Alla luce dell’ultimo fatto di violenza consumato in città ci rivolgiamo con preoccupazione a chi ha la responsabilità di attuare tutte le misure necessarie per rafforzare le capacità operative e investigative delle forze dell’ordine, oggi fin troppo sature dal lavoro aumentato a dismisura negli ultimi anni.

In particolare, prendendo spunto dai provvedimenti adottati per altre città italiane, alle quali Viterbo non si deve sentire seconda, chiediamo di intraprendere urgentemente le procedure necessarie o, quantomeno, valutarne la fattibilità, per ottenere il concorso dell’Esercito con la specifica operazione denominata “Strade sicure” (Legge 24 luglio 2008, nr. 125 e successive modificazioni), considerando, tra l’altro, la presenza nel capoluogo di reparti militari che potrebbero contribuire con costi molto meno onerosi rispetto all’intervento di soldati provenienti da altre città.

Il concorso degli uomini e delle donne dell’Esercito, pur entrando alle dipendenze di ufficiali di polizia giudiziaria nelle ronde e nelle attività di ordine pubblico, di fatto, consentirebbero alle forze di polizia e carabinieri di concentrarsi maggiormente alle loro più specifiche attività investigative, potendo assegnare il controllo delle aree critiche ai militari.

Maurizio Pinna

Noi con Salvini Viterbo





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