ANNO 14 n° 120
Omicidio Venzi, in manette un 22enne
La persona arrestata č Sabato Louis Francesco Battaglia, residente a Viterbo
Indagata per favoreggiamento la sua fidanzata, presente la sera dell'aggressione
28/09/2015 - 12:26

VITERBO - Si chiama Sabato Louis Francesco Battaglia, ha 22 anni ed è residente a Viterbo. E' lui il responsabile della morte di Federico Venzi, l'uomo di 43 anni picchiato a sangue la notte di sabato sera in via Aldo Moro, poco prima della rotatoria di fronte all'Ipercoop di Viterbo.

Secondo le ricostruzioni, la vittima avrebbe incontrato il suo aggressore lì vicino mentre passeggiava in compagnia della fidanzata. Venzi, che stando alle testimonianze era un po' alticcio dopo una serata trascorsa in un circolo privato, si sarebbe lasciato sfuggire qualche commento di troppo ad alta voce, scatenando la reazione della coppia.

Prima una lite verbale poi, qualche metro più in là, la violenta aggressione del ragazzo nei confronti del quarantenne, colpito con dei pugni talmente forti da spaccargli diversi denti. L'uomo è stato soccorso intorno alle 4.30 dopo una segnalazione e trasportato all'ospedale di Belcolle, dove è deceduto domenica mattina.

''Decisivo per ricostruire la vicenda è stato l'immediato intervento degli agenti - spiega il colonnello Mauro Conte, comandante provinciale dei carabinieri - che hanno raccolto le prime testimonianze e iniziato subito le indagini. La vittima era in compagnia di un uomo di origini marocchine, residente in Italia, con il quale aveva trascorso la serata in un locale proprio vicino alla caserma dei carabinieri, in via De Lellis. I due sono poi usciti a piedi, camminando fino a incrociare la coppia in via della Palazzina.

Il marocchino, di fronte a un'aggressione tanto violenta quanto repentina, non è riuscito a intervenire, ma ha subito collaborato con gli agenti per aiutarli a ricostruire l'accaduto Sul posto sono poi sopraggiunti dei ragazzi che, per una strana coincidenza, si stavano recando in ospedale, amici delle vittime del terribile incidente che c'era stato poco prima sulla Tuscanese. Hanno visto l'aggressore allontanarsi insieme alla ragazza e hanno subito testimoniato''.

Racconti preziosi, che hanno permesso ai carabinieri di chiudere il cerchio intorno all'aggressore in poche ore. ''Pochi testimoni ma fondamentale - ha concluso Conte - anche perché, dall'altra parte, amici e parenti del ragazzo hanno invece subito alzato un velo di omertà per proteggerlo''

Gli indizi hanno così condotto gli uomini dell'Arma a Sabato Louis Francesco Battaglia, 22 anni, proveniente da una buona famiglia e che era finito da poco ai domiciliari per lesioni. Il ragazzo era al momento discoccupato, svolgeva lavori saltuari e ultimamente aveva fatto il badante.

Altro elemento importante nel ricostruire l'accaduto sono state le tracce di sangue lasciate alle sue spalle dal giovane mentre si allontanava dal luogo della colluttazione. I pugni sferrati erano talmente violenti da avergli causato profonde ferite sul dorso delle mani. Quando hanno bussato alla sua porta, gli agenti lo hanno così trovato con le mani in tasca, intento a nascondere i segni dell'accaduto. Con lui c'era anche una ragazza della sua stessa età, una studentessa universitaria residente a Vetralla, indagata ora per favoreggiamento.

''Il ragazzo non ha negato l'accaduto - spiega il pm Massimiliano Siddi, che ha seguito le indagini - ora si tratterà di capire che tipo di provocazione c'è stata da parte della vittima e compararla alla violenta reazione del ragazzo. Al momento l'accusa è quella di omicidio''.

Nelle prossime ore sarà svolta l'autopsia sul corpo di Venzi e sarà stabilita la data dell'interrogatorio di garanzia del suo aggressore. Il ragazzo si trova attualemente in carcere, in attesa delle disposizioni dell'autorità giudiziaria. 





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