ANNO 14 n° 117
Omicidio Venzi, oggi la sentenza
Sabato Battaglia rischia fino a trent'anni di carcere
24/06/2016 - 02:01

di Barbara Bianchi

VITERBO - Arriverà oggi, con tutta probabilità nel primo pomeriggio, la decisione del giudice per l'udienza preliminare, Savina Poli, sulla morte di Federico Venzi. Una sentenza che potrebbe voler dire una condanna fino a 30 anni di carcere per il ventenne Sabato Battaglia, unico imputato, ad oggi recluso sotto protezione in una località top-secret.

Su di lui grava l'accusa di omicidio volontario: il 27 settembre scorso, alle prime luci dell'alba, prese a calci e pugni in faccia dopo un diverbio il 43enne romano Federico Venzi, uccidendolo. Per il consulente della procura, l'uomo morì soffocato dal suo stesso sangue.

Diversa la tesi dell'avvocato della difesa, Antonella Durano, che punta alla riqualificazione del reato: da omicidio volontario ad omicidio preterintenzionale. Battaglia, secondo la legale, non avrebbe agito con il reale scopo di uccidere e la morte di Venzi sarebbe stata una conseguenza non volontaria delle percosse inferte per difesa.

Se questa tesi venisse accolta, significherebbe una drastica modifica della possibile condanna per Battaglia: dai 30 anni previsti per l'omicidio volontario si passerebbe a 12 anni.

Pene, comunque, già ridimensionate in partenza vista la scelta del rito abbreviato, che prevede la diminuzione di un terzo della condanna.

Oggi la verità.





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