RONCIGLIONE - (b.b.) Andrea Landolfi incastrato dal figlio di appena 5 anni. Secondo la Suprema Corte di Cassazione le dichiarazioni del piccolo, ascoltato dagli inquirenti assieme alla madre, sarebbero utilizzabili e per questo da considerarsi prove schiaccianti contro il 30enne romano, unico indagato per l'omicidio volontario della fidanzata Maria Sestina Arcuri.
Ieri mattina la decisione dei giudici capitolini: Andrea Landolfi deve andare in carcere. Esattamente come già stabilito lo scorso 10 giugno dal tribunale del Riesame di Roma. E così per il giovane ieri si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli, nel cuore della Capitale.
I carabinieri sono andati a prelevarlo in casa poco dopo l'ora di pranzo: al loro arrivo, Landolfi sarebbe stato pronto per essere posto in arresto.
Secondo il pm Franco Pacifici fu lui nella notte del 3 febbario scorso, dopo una lite violenta, a gettare dalle scale dell'appartamento della nonna la fidanzata 26enne. Maria Sestina Arcuri morì alcune ore dopo a causa delle gravissimi lesioni riportate alla testa e su tutto il corpo, nonostante un delicato intervento neurochirurgico a cui fu sottoposta all'ospedale di Belcolle.
Andrea Landofli deve rispondere di omicidio volontario e omissione di soccorso.