ANNO 14 n° 107
''Maria Sestina e Andrea caduti per un incidente''
Depositate le motivazioni della sentenza di assoluzione del giovane
21/01/2022 - 09:34

di Andrea Stefano Marini Balestra 

VITERBO - Maria Sestina Arcuri e Andrea Landolfi caddero dalle scale per un incidente. Queste le conclusioni della motivazione della sentenza di assoluzione di Andrea Landolfi dall’accusa di omicidio. Non fu l’imputato a gettare di proposito la fidanzata giù per le scale, ma un incidente.

La sentenza di assoluzione arrivò lo scorso 19 luglio. Il pm Pacifici, aveva chiesto la condanna di Landolfi a anni 25 di reclusione. La tesi sostenuta dalla Procura fu respinta dal Collegio che oggi nelle motivazioni oggi depositate dopo i sei mesi che il Collegio si era dato per il deposito, spiega il perché.

Le perizie e controperizie svolte nella lunga fase dibattimentale, in particolare quelle svolte dal nucleo Carabinieri del RIS, non sono state per il Collegio giudicante sufficienti per determinare con ragionevole certezza la responsabilità dell’imputato.

Per la Corte d’Assise, anche sulla base delle relazioni dei medici periti della Procura (i professori Lancia e Bacci) che avevano suscitato dubbi, è stata confermata la certezza dell’impossibile lancio della Arcuri oltre la balaustra della scala in ferro operata dal Landolfi, ma quella che insieme precipitarono e che per una disgrazia restò gravemente ferita la giovane donna.

Finisce qui l’odissea, salvo il processo d’appello preannunciato dalla Procura, di Andrea Landolfi che per questo ha patito una detenzione di circa due anni nonché quella della nonna Mirella Jezzi accusata di aver favorito il nipote per nascondere la realtà dei fatti.





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