ANNO 14 n° 118
''Ho solo una vita e viverla così mi spaventa...Dici di cambiare, ma poi non lo fai mai''
La voce di Maria Sestina Arcuri nell'aula di Corte d'Assise: ascoltati i messaggi audio inviati ad Andrea Landolfi giorni prima della tragedia
03/07/2020 - 06:54

RONCIGLIONE – ''Ho cambiato la mia vita per te, Andrea, mi sono messa a fare la mamma di un bambino. Ti amo all’infinito e lo sai, non devi far così [...] Ti ho fortificato, ti ho dato il cuore e l’anima e tu pensi solo a te stesso [...] ma ora ho finalmente capito che non sono la persona giusta per te, il vero cambiamento a questo punto devi farlo da solo: hai il sostegno di una persona che ti ama, ma continui a fare le stesse cose, gli stessi errori. Il problema non sono io, sei tu [...] io ho solo una vita e viverla così, stando dietro ad una persona, mi spaventa''.

È la voce di Maria Sestina Arcuri, la 26enne morta dopo una drammatica caduta dalle scale nella notte tra il 3 e il 4 febbraio del 2019 a Ronciglione, a risuonare nel silenzio dell’aula di Corte d’Assise in cui il fidanzato Andrea Landolfi è imputato per omicidio, omissione di soccorso e lesioni aggravate.

Tre note audio di WhatsApp, estratte dal suo cellulare e ascoltate ieri mattina, in cui la giovane parrucchiera originaria di Nocara, riversa tutti i suoi dubbi sulla relazione con il 31enne romano, ex pugile, ora recluso nel carcere di Regina Coeli: l’abuso d’alcol e gli improvvisi scatti d’ira di Landolfi avrebbero in più occasioni spinto la ragazza a troncare ogni rapporto.

''Dici di cambiare, ma poi non lo fai mai. Non ce la faccio più, io voglio tranquillità'' sbotta Maria Sestina il 15 dicembre del 2018, una manciata di settimane prima della tragedia. E alla promessa di Andrea Landolfi di non bere più e di non esagerare con l’alcol, risponde: ''Ti ho dato fiducia, ma con chi sto? Perché rovinarmi la vita per gli altri? Non ci sto più''. Facendo poi riferimento alla sera prima in cui il 31enne avrebbe perso le staffe dopo una serata fuori in un locale, aggiunge: ''Dopo quel momento di schizofrenia non ti riconoscevo, non mi hai fatto niente certo, ma le macchine si sono fermate per vedere cosa stesse succedendo. E io a 26 anni devo tenere a bada uno di 30? Che umiliazione. Una passante si è addirittura fermata e si è messa in mezzo. Sono stata sveglia tutta la notte per tranquillizzarti. Ti amo e lo sai, ma adesso basta c’è un limite a tutto. E io una vita così non la voglio''.

Ad estrarre dal cellulare della 26enne tutte le conversazioni e i dati telefonici, il luogotenente dei carabinieri Massimo Pastore: ''Il traffico sul cellulare di Maria Sestina Arcuri si interrompe all’1 e 36 minuti della notte tra il 3 e il 4 febbraio 2019''. La notte della tragedia. ''L’ultima ricerca sullo smartphone della ragazza è di un b&b a Ronciglione''.

Quella sera dopo la cena in un ristorante del paese e una serata trascorsa al pub, i due fidanzati sono però tornati a casa insieme: intorno alle 2 di notte la caduta dalle scale del primo piano dell’appartamento di via Papirio Serangeli.

''Dalle 2:04 – spiega il luogotenente – ha inizio un articolato scambio di chiamate, con o senza risposta, tra i telefoni di Landolfi, di sua nonna e di tutti i suoi famigliari''. 99 in tutto le telefonate registrate da quel momento fino alle 18 di sera. Mentre Maria Sestina, ore dopo il violento volo, sta già combattendo tra la vita e la morte all’ospedale di Belcolle.





Facebook Twitter Rss