ANNO 14 n° 117
Morte di Maria Sestina, il Riesame ordina l'arresto del fidanzato
La decisione del tribunale ieri sera, la difesa: ''Pronti a ricorrere in Cassazione''

RONCIGLIONE – (b.b.) Oltre dieci giorni di silenzio, poi la decisione, arrivata nella tarda serata di ieri: per il tribunale del Riesame di Roma, Andrea Landolfi deve andare in carcere.

Per il 30enne, indagato a piede libero per la morte della giovanissima fidanzata Maria Sestina Arcuri, precipitata dalle scale di casa in circostanze misteriose nella notte del 3 febbraio scorso, il tribunale del Riesame ha ordinato l'arresto.

Sarebbe stato lui, per la procura, a gettare con forza oltre il parapetto  di protezione della scalinata, la 26enne a seguito di una lite andata avanti per ore e conclusasi nel più drammatico dei modi.

Dopo il no alla carcerazione arrivato dal Gip di Viterbo, il pubblico ministero Franco Pacifici, titolare dell’inchiesta, ha deciso di ricorrere al tribunale capitolino per ottenere una custodia cautelare a carico del 30enne romano: il momento della svolta sarebbe arrivato con il deposito dei risultati dell’autopsia eseguita sul corpo della giovane. Le lesioni, secondo quanto trapelato, non sarebbero compatibili con una caduta accidentale dalle scale – come da sempre sostenuto da Landolfi – ma fatale per la 26enne sarebbe stato l’impatto contro una superficie dura,’’ dopo una caduta dall’alto in accelerazione’’. Da qui la decisione della magistratura di tentare la strada romana, di fronte al tribunale del Riesame.

Lo scorso 27 maggio l’udienza, ieri sera, a distanza di quindici giorni, la decisione: per Andrea Landolfi è stato ordinato l'arresto.

Anche se la misura non sarà immediatamente esecutiva, come spiega il suo legale, l’avvocato Luca Cococcia: ''Abbiamo dieci giorni di tempo per ricorrere in Cassazione. Ed è ciò che faremo''.

Maria Sestina Arcuri è morta lo scorso 5 febbraio, dopo essere stata sottoposta ad un delicatissimo intervento alla testa. Trasportata in ospedale a distanza di ore dalla caduta dalle scale all’interno dell’appartamento di Via Papirio Serangeli a Ronciglione, le sue condizioni sarebbero apparse da subito disperate.



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