ANNO 14 n° 119
SANITA' - Il testo integrale del documento dalla Conferenza dei sindaci
03/10/2013 - 02:31

VITERBO – Di seguito il testo integrale del documento dei elaborato dal comitato ristretto dei sindaci sull’atto aziendale presentato dal commissario della Asl di Viterbo Luigi Macchitella è approvato ieri dalla conferenza dei sindaci presieduta dal primo cittadino di Viterbo Leonardo Michelini.

Preso atto della presentazione dell’atto aziendale avvenuta in data 27 settembre 2013, il Comitato di rappresentanza dei sindaci sulla sanità esprime le seguenti considerazioni.

Si prende atto dello sforzo della direzione aziendale per il rilancio della sanità viterbese, orientato ad un’organizzazione basata sull’intensità di cura e non più sui reparti specialistici.

Avendo rilevato la centralità dell’ospedale di Belcolle nel progetto della sanità viterbese, da assicurarsi favorendo l’iniziativa per un ospedale Dea di II livello, si reputa importante il completamento dei corpi A 3, sebbene rimanga la perplessità sulla totale copertura di tali intraprese con i fondi attualmente disponibili.

Dal punto di vista strutturale ci sembra quantomeno necessario un immediato recupero dei 115 posti letto mancanti alla nostra provincia, tenuto conto che anche con la presenza dei medesimi il rapporto popolazione posti letto rimarrebbe comunque insufficiente (2,1 posti letto per 1000 abitanti) e di gran lunga al di sotto del numero necessario (3 posti letto per 1000 abitanti). A tale proposito si chiede anche una decisa accelerazione dei lavori di ristrutturazione e completamento strutturale già posi in essere e ora sospesi.

Si condividono le direzioni intraprese volte al risparmio delle spesa dovuta a sprechi e mobilità passiva, da contrastare con l’incremento dei servizi di eccellenza e qualità. Ma soprattutto con una diffusione razionale e capillare delle prestazioni offerte dalla Asl territoriale.

Si richiama l’attenzione della direzione generale sullo stato di difficoltà in cui versa la parte nord della provincia, in cui per un vasto raggio territoriale i cittadini non hanno accesso a strutture in grado in grado di garantire un’efficace risposta alle emergenze.

Anche sui presidi periferici di Belcolle si ritiene debba essere potenziata la risposta all’emergenza, da Ppi a primo soccorso con previsione del medico ospedaliero.

Per quanto concerne la mobilità passiva, pur con una fisiologica parte che riguarda l’alta complessità, essa è legata in la maggior parte a patologie sia mediche che chirurgiche di bassa e media complessità; risulta quindi quanto mai necessario coinvolgere ed implementare le attività delle strutture periferiche in rete con Belcolle nonché quella di Acquapendente, dei day surgery e day hospital medico.

Per le attività di day surgery, tenuto conto anche del dato storico del presidio di Ronciglione, poli strategici sono individuati, oltre che presso lo stesso presidio, anche a Montefiascone ed Acquapendente, dove l’aspetto strutturale è già adeguato.

E’ evidente che per una siffatta estensione di queste attività sul territorio è necessaria un’adeguata copertura di personale, sia medico che infermieristico.

Si esprime inoltre perplessità e si raccomanda cautela nel concepire la riorganizzazione dei livelli di chirurgia ortopedia negli ospedali periferici, soprattutto dove le scelte della week surgery e la previsione di un’unica unità operativa complessa potrebbe comportare la riduzione delle sedute operatorie ed una diminuzione della complessità delle stesse, laddove invece oggi appaiono essere sviluppate positivamente.

Si richiama maggiore attenzione alle eventuali convenzioni con le Asl fuori provincia.

Pur rimando chiaro il mero ruolo consultivo della Conferenza dei sindaci nei confronti della direzione generale della Asl, riteniamo sia indispensabile il nostro contributo ai fini di un’attenta redazione dell’atto aziendale.

Tutto ciò premesso, in considerazione della sola finalità sottesa e relativa al miglioramento dei servizi sanitari del nostro territorio, si tiene a sottolineare che la mancata attenzione a quanto proposto implicherà una’azione diretta verso i responsabili della sanità dei nostri territori.

Il documento è stato approvato con 20 voti favorevoli, 4 contrari e 1 astenuto.

 





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