ANNO 14 n° 118
Panunzi e Valentini: ''Uno scandalo''
Gli interventi di Panunzi e Valentini
13/09/2013 - 04:01

VITERBO – ''Uno scandalo'': così il consigliere regionale Riccardo Valentini definisce la situazione di completo abbandono del grandissimo patrimonio della Asl di Viterbo denunciato da ViterboNews24. ''Dobbiamo evitare che quanto denunciato dal quotidiano online ViterboNews24 si concretizzi'' gli fa eco il presidente della VI commissione regionale Enrico Panunzi.

''Ho sollevato da tempo la questione dell’ex Ospedale Grande degli Infermi – ricorda Panunzi – attivandomi presso gli uffici competenti affinché si arrivi a una soluzione definitiva per la struttura. Anche il direttore generale della Asl Luigi Micchitella – aggiunge - ha chiesto alla Regione la disdetta del bene''.

L’ex Ospedale Grande cartolarizzato, cioè ipotecato, dall’ex governatore del Lazio Francesco Storace nel 2001 e chiuso definitivamente nel 2005 dall’allora direttore generale della Asl Giuseppe Aloisio, costa all’azienda sanitaria 840mila euro l’anno di rata di ammortamento. Finora sono stati sborsati oltre 9 milioni di euro, grossomodo il 50% del valore dell’immobile, valutato sommariamente tra i 18 e i 20 milioni. A riscatto avvenuto, la somma sborsata sarà notevolmente superiore al valore della struttura, che nel frattempo continua a deprezzarsi a causa del degrado, ma anche per la caduta verticale del mercato immobiliare dovuta alla crisi economica. Insomma, un’operazione che potrebbe concludersi con una perdita secca di 6-7 milioni.

''La situazione dell’Ospedale Grande – sottolinea Valentini – è comune a gran parte del patrimonio immobiliare dell’ex Santo Spirito. E’ urgente porre rimedio a questo scandalo. Con l’assessore regionale al Bilancio e al Patrimonio Alessandra Sartore – aggiunge – stiamo procedendo a una ricognizione di tutti i beni delle Asl e della Regione in generale. Temo che troveremo molte altre brutte sorprese''.

Ad avviso di Valentini, il grande patrimonio delle Asl, in un momento di crisi acuta qual è l’attuale, dovrebbe essere utilizzato per creare lavoro e occupazione. ''Dobbiamo trovare il modo intelligente – argomenta – di vendere una parte dei beni non adibiti a servizi, di assegnare a imprenditori illuminati quelli che potrebbero essere resi produttivi, oppure utilizzarli per la creazione di fondi. Le terre, invece dovrebbero essere assegnate ai giovani che volessero diventare imprenditori agricoli. In questo senso – dice ancora – è stato già presentato un disegno di legge, del quale sono tra i firmatari''.

Da qui al bosco di 400 ettari ''espropriato'' alla Asl di Viterbo, che sta letteralmente morendo per incuria, il passo è breve. ''Conosco bene la situazione, me ne sono già occupato da docente universitario – afferma Valentini - dobbiamo quindi impegnarci affinché siano eseguitii lavori di manutenzione urgente necessari a bloccare il degrado in atto''.

A proposito del bosco di castagno ceduo, Panunzi ricorda che lo scorso primo agosto è stato nominato un commissario ad hoc per i beni del disciolto Pio Istituto di Santo Spirito, che sta esaminando tutte le questioni legate alla gestione dell’ente. ''L’auspicio - sostiene - è quello di riuscire a evitare che la situazione diventi irreparabile''.

I due consiglieri regionali del centrosinistra, infine, concordano che ''i beni delle Asl dovranno tornare in tempi brevi ai cittadini'' sotto forma di servizi, o per creare lavoro e occupazione attraverso la loro valorizzazione.





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