ANNO 14 n° 118
Operazione Red Zoll
Negati i domiciliari
a Elio Marchetti
11/07/2014 - 00:00

VITERBO - No del gip Francesco Rigato alla concessione degli arresti per Elio Marchetti, l'imprenditore arrestato insieme con la sorella Catia dalla Polizia Stradale con l'accusa di frode fiscale. I due, secondo l'accusa avrebbero evaso oltre sei milioni di Iva ed altre imposte, attraverso l'importazione di auto dalla Germania. Sono entrambi accusati di concorso in truffa, frode in commercio, falso, distruzione di documenti contabili e altro.

I domiciliari per Elio Marchetti erano stati chiesti dai suoi difensori, gli avvocati Roberto Massatani e Marco Valerio Mazzatosta, al termine dell'interrogatorio di garanzia cui l'uomo è stato sottoposto nel carcere di Mammagialla. Ma il gip ha accolto la tesi del pubblico ministero Fabrizio Tucci che ha espresso parere negativo alla concessione della misura cautelare meno severa.

La sorella di Elio, Catia è invece rinchiusa nel carcere di Civitavecchia. Durante l'interrogatorio di garanzia ha tentato di difendersi sostenendo che lei non si sarebbe mai occupata della gestione amministrativa dell'autosalone in via della Palazzina, di cui è comproprietaria con il fratello.

Il gip, oltre a firmare le ordinanze di custodia cautelare in carcere, ha disposto il sequestro di oltre 6 milioni di beni. A tanto ammonterebbe, secondo gli inquirenti, la somma sottratta dai fratelli Marchetti al fisco attraverso l'evasione di Iva e altre imposte, grazie alle false fatturazioni emesse da società di comodo.

Nel corso della stessa operazione sono stati sottoposti agli arresti domiciliari due commercialisti romani, Bruno e Luca Giordani, padre e figlio. Luca Giordani è lo stesso consulente fiscale che lo scorso anno ha affiancato la As Viterbese calcio, la società di serie D che non si è iscritta al campionato nella scorsa estate e che non ha nulla a che vedere con l’attuale società Viterbese-Castrense.





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