ANNO 14 n° 120
Che fine ha fatto il professor Catalani?
La pista più accreditata rimane
una complicata relazione sentimentale
26/12/2013 - 00:04

VITERBO – Ci vorrà ancora del tempo per risolvere il mistero della scomparsa di Leonello Catalani, il professore di Soriano nel Cimino che ha fatto perdere le proprio tracce il 17 novembre scorso. 

Ci vorrà ancora del tempo, soprattutto, per avere quelle parole chiave che daranno accesso ai suoi computer. Quello prelevato dalla sua villetta di Sant'Eutizio e il portatile che, da più di venti giorni sono in mano ai carabinieri della Scientifica. 

L'ultimo ad averlo visto, quel sabato di novembre, era stato il fratello Vincenzo. “L'ho chiamato per avvisarlo che stavo per andarlo a trovare”, aveva raccontato l'uomo ai carabinieri e anche alle telecamere di “Chi l'ha visto”. “Mi ha detto che stava per uscire perché aveva un appuntamento a Viterbo. Ho insistito con la scusa che dovevo prendere un po' di salvia e, allora, mi ha detto che mi avrebbe aspettato”. Ma quando Leonello gli aveva aperto la porta, il fratello era rimasto sorpreso. “Aveva indosso abiti dismessi, non era ancora pronto per uscire, dunque non capivo tutta quella fretta tradita dal tono di voce”.

Il giorno successivo, domenica, non si era presentato al pranzo dagli anziani genitori come era solito fare. “Intorno alle 14,30 l'ho chiamato sia al telefono di casa che sul cellulare: entrambi squillavano ma non mi ha risposto”, aveva raccontato ai microfoni della trasmissione di RaiTre il fratello minore Dino. “Lì per lì non mi sono preoccupato più di tanto”. Ma avrebbe iniziato a farlo di lì a breve.

“Il lunedì – aveva aggiunto Dino - mi chiamano dalla scuola per dirmi che non si era presentato e mi sono rivolto ai carabinieri per sporgere denuncia”.

Colleghi e conoscenti dell'architetto, che insegna all'istituto Midossi di Civita Castellana, parlano di lui come di “una brava persona, sempre sorridente e disponibile”. Nessuno, tra tutte le persone ascoltate dagli uomini del maresciallo Paolo Lonero sa spiegarsi che fine possa aver fatto. Solo una circostanza emerge piuttosto chiaramente: negli ultimi tempi non era più lo stesso. “Aveva diradato le visite dai genitori, diceva che era impegnato. Sicuramente c'era una presenza femminile”, ha confermato il fratello Vincenzo. Una relazione che, forse, stava dando problemi al professore. Ma perché? Dal telefono cellulare, subito sequestrato dagli inquirenti, non era emerso niente di particolare: zero messaggi in memoria e zero telefonate.

Eppure una donna nella vita di Catalani ci sarebbe stata. A confermarlo, oltre al fratello, anche qualche conoscente sentito dagi organi competenti che, però, non sarebbero ancora riusciti a darle un'identità. Di certo, comunque, rimane l'unica pista più accreditata. 

Qualche risposta, forse, potrebbe arrivare dai suoi computer. Almeno questo è quello in cui confidano i familiari.

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