ANNO 14 n° 119
Oggi l'autopsia di Ciro Esposito, funerale non prima di venerdì
26/06/2014 - 09:33

E nel calvario durato 50 giorni il giovane tifoso ha lasciato una certezza ai familiari: è stato Daniele De Santis, detto 'Gastone', a sparargli il 3 maggio a Roma prima della finale di Coppa Italia. Nei momenti di lucidità tra un'operazione e l'altra Esposito dal suo letto al Policlinico Gemelli ha indicato nell'ex ultrà filofascista della Roma, mostratogli dai parenti nelle foto sui giornali, l'uomo che davanti al circolo di Tor Di Quinto fece fuoco con una pistola. E nel giorno del dolore massimo per i familiari di Ciro, per la fidanzata Simona e gli amici, con la salma portata dal Gemelli all'Istituto di medicina legale della Sapienza, é tornata subito in primo piano l'inchiesta. Ed é rimasto l'allarme sicurezza nel timore di vendette: De Santis é stato trasferito a Viterbo. Secondo quanto emerso, in quasi due mesi Esposito avrebbe a volte annuito con la testa davanti all'immagine di De Santis, in un'occasione avrebbe detto 'mi ha sparato il 'chiattone'', il corpulento 'Gastone'. Per questo i genitori e altri parenti sono stati sentiti oggi dalla Digos. L'ex ultrà giallorosso, accusato di omicidio volontario dopo la morte di Esposito, è stato trasferito per motivi di sicurezza dal Policlinico Umberto I - dove era ricoverato agli arresti per le gravi ferite frutto del pestaggio dei napoletani - all'ospedale Belcolle di Viterbo.

'Ora può accadere di tutto' con i romanisti, dice un capo tifoso del Napoli. Ma la madre di Ciro, Antonella Leardi, ha detto 'nel suo nome basta con la violenza, ve lo vieto', 'nessuno più deve pagare e soffrire per una cosa bella come il calcio che Ciro amava tanto'.'La mia vita non sarà più la stessa - ha dichiarato la donna - forse ci sarà un disegno divino'. La notizia della morte di Esposito é arrivata stamani presto, ma già ieri si era capito che non c'erano più speranze. La famiglia ha chiesto giustizia, la punizione di chi secondo gli Esposito ha sbagliato - il prefetto e il questore di Roma nella gestione della sicurezza il 3 maggio - descrivendo Ciro come un eroe. 'E' intervenuto da solo e in prima persona per salvare donne e bambini sul pullman del Napoli attaccato da De Santis e altri ultrà', ha detto un legale, Damiano De Rosa. 'E' morto da eroe, Napolitano dovrebbe dargli un encomio', il padre Giovanni. Dal Quirinale alla madre un messaggio di 'cordoglio del Presidente per le sofferenze e la morte di suo figlio'. Molti i commenti alla morte di Ciro. Addolorato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. 'Non deve succedere mai più', dice l'allenatore Rafa Benitez. 'La violenza nel calcio non contamini gli altri sport', afferma il presidente del Coni Giovanni Malagò. 'La morte di Ciro é una notizia devastante', secondo il sindaco di Roma Ignazio Marino. Quello di Napoli Luigi De Magistris chiede di accertare eventuali responsabilità nella gestione dell'ordine pubblico prima della finale di Coppa. Domani sarà eseguita l'autopsia, poi i genitori riporteranno la salma di Ciro a casa. Venerdì le esequie con il rito evangelico a Scampia, dove sarà allestita la camera ardente. Il quartiere simbolo della Napoli difficile é già punteggiato di drappi neri. 'La Napoli bella, di cui lui era un figlio', l'ha chiamata il prete anticamorra Luigi Merola, venuto a Roma per benedire il ragazzo colpito a morte per una partita.

ansa.it

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