ANNO 14 n° 119
De Santis ai pm: ''Non sono un mostro''
08/10/2014 - 02:00

VITERBO - ‘’Non sono un mostro e la verità su quanto accaduto sta emergendo’’. È quanto scrive Daniele De Santis, l'ultrà romanista accusato di aver ucciso Ciro Esposito, nella lettera-memoriale inviata ieri l’altro ai pm della Procura che dovrebbero interrogarlo domani, 9 ottobre, anche se ‘’Gastone’’ nel fax annuncia di ‘’non sentirsi pronto’’ ad affrontare l'atto istruttorio.

De Santis lunedì ha inviato un fax ai pm di Roma spiegando, con una lettera scritta di suo pugno, di ‘’non sentirsi pronto’’, adducendo anche motivi di salute, e di volere ulteriormente riflettere su quanto avvenuto. Nel fax sostiene che le sue condizioni di salute non gli consentono di poter sostenere l'interrogatorio. Gli inquirenti sarebbero comunque intenzionati a recarsi a Viterbo, dove De Santis è ricoverato all'ospedale Belcolle, per effettuare l'atto istruttorio al quale l'indagato potrebbe sottrarsi avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Nel frattempo i pm hanno definito ‘’sommaria e non particolarmente dettagliata' la ricostruzione sui fatti del 3 maggio fornita da De Santis nella lettera. Per i titolari dell'indagine quanto scrive 'Gastone' nelle due pagine in stampatello spedite via fax 'non muta il quadro indiziario a suo carico' e la sua versione dei fatti 'non toglie e non aggiunge nulla rispetto a quanto sinora acquisito'.

I pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio hanno intanto disposto una consulenza medica sulle cartelle cliniche di De Santis. All'attenzione del medico-legale anche alcune foto, fornite dalla difesa di De Santis, relative ai segni di ferite da arma da taglio presenti sul gluteo e addome dell'ultrà. I tagli furono refertati dai medici del centro clinico di Regina Coeli e da quelli di Viterbo e non dai medici del pronto soccorso del Gemelli che per primi, la sera del 3 maggio, visitarono De Santis e intervennero per le gravi ferite ad una gamba.





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