ANNO 14 n° 119
Il parco termale č ridotto a una carcassa
Sorgente collassata, piscine fredde e la vasca del rospo smeraldino prosciugata
01/12/2014 - 09:59

di Roberto Pomi

VITERBO - Il parco del Bullicame è un fantasma. Collassata la sorgente della ''callara'', fredde le piscine per il bagno e vuota la vasca che fa da habitat naturale al rospo smeraldino.

Un disastro che stringe il cuore del visitatore più appassionato e un grande mistero: che fine ha fatto l’acqua termale?

Il fattaccio si è manifestato nel pomeriggio del 25 novembre, quasi una settimana fa. All’improvviso i canaletti di riempimento delle piscine si sono prosciugati e il livello d’acqua nella ''callara'' è drasticamente sceso. La stessa appariva già praticamente vuota la sera del 25 stesso. Sopralluogo del sindaco Leonardo Michelini, dell’assessore al Termalismo Antonio Delli Iaconi, del direttore di miniera Giuseppe Pagano e di Giovanni Faperdue (tra i difensori più impegnati del termalismo libero e delle sue pozze).

A oggi la situazione è drastica. Da domani l’acqua dovrebbe, in parte, tornare grazie all’artificio dell’attivazione della pompa di pescaggio dell’acqua.

Ma si tratta di un palliativo. Il problema da porsi è come riportare le cose alla normalità, capendo cosa è stato a determinare questo disastro.

Intanto dalla sua pagina facebook proprio Giovanni Faperdue, ieri, scrive un post commovente: ''Questa mattina intorno alle dieci, mi sono recato ancora una volta al capezzale del Bullicame per verificare il suo stato di salute e, a stento, ho trattenuto la commozione. Non sto assolutamente esagerando. La “callara”, uno dei monumenti naturali termali, più belli d’Italia, giaceva moribonda e collassata. Più che la nostra amata “callara” sembrava di vedere un cratere provocato dall’esplosione di una bomba, o dall’atterraggio improvviso e violento di un meteorite. Infatti l’acqua, il prezioso e terapeutico elemento che da sempre è il suo orgoglioso ornamento, non c’era quasi più. Appariva solo una piccola quantità sul fondo. Poi solo il cratere, solo questa cavità col buco, vuota da fare pena. Vuota e deturpata che gridava vendetta. Vuota come io, che comincio ad avere un’età da senatore, non l’ho mai vista. In passato mi era accaduto più volte di lamentare la penuria d’acqua della ''callara'', ma mai e poi mai, ho visto la nostra fonte principale del Bullicame, ridotta in questo stato pietoso''.

In questi giorni timide spiegazioni dei fatti da Palazzo dei Priori. Non sufficienti a capire cosa è realmente accaduto e se quanto accaduto è reversibile o meno. L’ipotesi più accreditata è che all’origine di questo collasso ci sia un lavoro di scavo o ampliamento, non autorizzato, di altri pozzi termali nella zona. La nebbia sulla verità dei fatti è ancora fitta.





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