ANNO 14 n° 118
Bulicame, acqua ancora sotto il livello
Il progetto di sistemazione della falla consegnato in Regione il 23 dicembre
07/01/2015 - 01:10

di Roberto Pomi

VITERBO - Coma farmacologico per la “callara” del Bulicame. Il parco termale dei viterbesi è rimasto a secco di liquido dal lontano 25 novembre e dei lavori rapidi promessi non c’è traccia. Rimane solo la costante desolazione di un luogo prezioso sotto molti aspetti e ridotto al fantasma di se stesso.

Lo scorso 23 dicembre la Regione Lazio, titolare del bacino termale, ha ricevuto il progetto elaborato dai geologi Troncarelli e Pagano. Un progetto con cui si punta a diminuire la pressione dell’acquifero nel pozzo San Valentino per restituire la portata originaria al Bulicame.

Ora è tutto in mano agli uffici della Regione. Non è così scontato che l’ipotesi di risoluzione tracciata venga approvata a Roma e in quel caso i tempi di risoluzione del problema rischierebbero di diventare biblici.

Tutto è iniziato, come appurato dai geologi che hanno lavorato al caso, con i lavori effettuati proprio nel pomeriggio del 25 novembre scorso all’interno del pozzo San Valentino. Lavori che hanno aperto una crepa, origine del collasso della “callara”. Sulla questione è intervenuto più volte Palazzo dei Priori, rassicurando sulla sistemazione del tutto. La domanda che in molti si fanno suona così: chi risarcisce i viterbesi per la scomparsa, sebbene momentanea, di un bene pubblico come le terme del Bulicame? Al Comune l’ardua risposta.





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