ANNO 14 n° 118
Orfeo e il Covid-19
Se continuiamo a non rispettare il patto rimarremo intrappolati come Euridice
01/02/2021 - 07:05

Di Nyarla Somnium

 

VITERBO - Ci siamo, tutti noi italiani finalmente stiamo cominciando a vedere quella famosa “luce in fondo al tunnel” che aspettavamo da quasi un anno, ovvero la fine di questa pandemia. E’ stato trovato il vaccino ed altre formulazioni sono vagliate diligentemente dalle Agenzie regolatorie dei farmaci, questo comporta che in tempi brevi tutta la popolazione potrà essere vaccinata in sicurezza e finalmente si potrà concludere questo triste capitolo.

Il ritorno alla quotidianità è davvero vicino, ma non per questo possiamo abbassare la guardia. La terza ondata di contagi, purtroppo, è dietro le porte.

Anche se siamo psicologicamente, e anche economicamente, stanchi di questa situazione dobbiamo evitare di avere la fretta di Orfeo, colui che guardò la sua amata Euridice prima che uscisse dall’inferno, infrangendo in questo modo il suo patto con Ade. L’accordo tra Orfeo ed Ade era tanto semplice quanto difficile da mantenere: se lui voleva portare fuori la sua amata dagli Inferi non doveva guardarne il volto durante il tragitto.

Un contratto apparentemente facile da rispettare e, in un certo senso, molto simile alle norme di distanziamento sociale con la quale dobbiamo convivere per uscire fuori da questa epidemia. Se Orfeo doveva evitare di guardare il volto di Euridice, noi dobbiamo mantenere almeno una distanza di un metro quando siamo in contatto con altre persone.

L’accordo è facile? Si. Viene mantenuto? No

Anche se non sembra, rimanere distanti dai nostri affetti è una grande sfida e ora che siamo tutti più rilassati, perché si intravede la fine del tunnel, il nostro senso di responsabilità viene meno.

Per questo motivo il Governo ha deciso di chiudere i locali pubblici. Se non è possibile mantenere il distanziamento allora si elimina il luogo di assembramento, ma in questo caso a soffrirne non è il gruppo di amici che non può prendere una birra o un panino  insieme, le vittime di queste decisioni drastiche sono i lavoratori della ristorazione che hanno decimato, se non azzerato, i loro incassi.

Di conseguenza, se i pub, ristoranti e bar presenti in piazza devono attenersi a determinati regolamenti, come dare servizi per asporto, non assembramento all'interno dello stesso locale, allora perché alcune realtà possono fare diversamente? Noi tutti siamo come Orfeo, che vinti dal profondo desiderio di chiudere una volta per tutte con questa triste storia, non rispettiamo il patto. Quindi, la legge deve essere uguale per tutti per evitare i luoghi di possibili assembramenti, altrimenti è un eterno serpente che si morde la coda.

Anche se si tratta di congiunti, parenti, amici stretti o colleghi è sempre meglio, nonché doveroso, mantenere la giusta distanza per evitare l’avanzata del famigerato virus. Continuiamo ad avanzare verso la fine del tunnel, ma a distanza di un metro l’uno dall’altro.





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