di Fabio Tornatore
VITERBO - Un applauso fragoroso e standing ovation hanno accolto 'Dies Natalis' la nuova macchina di Santa Rosa e il suo creatore, Raffaele Ascenzi, alla sua terza opera in vent'anni, al teatro dell' Unione di Viterbo. 'É l'opera della maturità' ha commentato sul palco l'architetto. Presenti autorità civili, politiche e religiose e il sodalizio dei Facchini di Santa Rosa.
Dies Natalis calcherà le vie della città, tra i viterbesi e le folle provenienti da tutta la provincia, dal 2024 al 2028, passando per il Giubileo del 2025, portando con sé la storia di Viterbo e delle macchine che l'hanno preceduta. E proiettandola nel futuro. Le tecniche innovative coesistono infatti con il sublime delle sue strutture imponenti, la bellezza architettonica e la dimensione religiosa preponderante.
'Questa macchina é un racconto nel racconto' anticipa l'assessore alla cultura Antoniozzi prima del video di presentazione dell'opera 'é come una storia di Calvino: é la storia della Santa, la storia della città'.
'Questa é la macchina che porterà Viterbo nel mondo' commenta la sindaca Frontini sul palco, circondata dal resto della giunta comunale. Un'opera 'destinata a cambiare il concetto di macchina di Santa Rosa e che infonderà ancora più soggezione nei fedeli che assisteranno al trasporto', secondo alcuni facchini che hanno commentato dopo la presentazione. 'É stata una grande emozione' commenta il facchino Marco Struffolino, che risponde al 'sollevate e fermi' dal 2012 'infonde un profondo rispetto, e tanta riverenza. Il prossimo 3 settembre sarà sicuramente una grande gioia portare questa macchina, é uno splendore'.