ANNO 14 n° 118
Dies Natalis: l'evoluzione sta nel ritorno alle origini
Nelle Macchine storiche la cultura e l'architettura viterbesi. Intervista all'architetto Raffaele Ascenzi
19/09/2023 - 07:27

di Fabio Tornatore 

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VITERBO - 'É la nascita di Rosa al cielo e nei cuori dei fedeli': questa é Dies Natalis secondo Raffaele Ascenzi. 'La prima scena rappresentata nella nuova macchina di S.Rosa' spiega 'mostra appunto il corpo della fanciulla portata dai fedeli viterbesi in lacrime, ma da quel momento inizia la sua rinascita in Cristo'.

Racconta la sua Macchina, l'architetto Ascenzi, la macchina di S.Rosa che i viterbesi vedranno il prossimo 3 settembre, e il processo creativo, durato ben 6 mesi, che ha portato Dies Natalis ad aggiudicarsi il primo posto. Una macchina alta circa 28 metri, come 'Sogno di Rosa' la seconda classificata, ma di mezzo quintale più pesante (50 contro i 49,5) e di oltre 100mila euro più cara, secondo le stime fornite nella relazione tecnica: 650 mila euro contro i 540 mila del progetto di Alessio Patalocco e Gianluca Di Prospero. 27 metri di altezza e 45,5 quintali di peso invece per Metamorfosi, la terza posizionata, per un costo di 662 mila euro previsti da Giacomini, Elisa e Claudio Fochetti e Marcella Del Signore.

'L'idea di una discontinuità con il passato é frutto di una maturità, la necessità di tornare alle vecchie strutture, più aderenti a Viterbo' racconta l'architetto 'il primo problema affrontato infatti é stato quello di inquadrarla storicamente, rintracciare tutte le macchine storiche, a partire dalle prime fino a quelle di Paccosi. Fino ad allora la Santa era collocata al centro della struttura; da Zucchi in poi, dal '67, la statua é stata posta sulla sommità, secondo lo stile neoclassico e neogotico, ma non si trattava di uno stile appartenente alla città di Viterbo, quindi l'idea é stata quella di riposizionare la Santa al centro della struttura'.

Una grossa novità, frutto dell'innovazione tecnologica, é stata quella di utilizzare il Laser Scanner per riprodurre le statue: 'questa tecnologia ci ha permesso di scannerizzare letteralmente alcuni soggetti e creare delle figure che avessero dei volti di persone reali. Un'altra delle difficoltà incontrate lungo il percorso progettistico'.

Un'opera che richiede 6 mesi circa di realizzazione e personale altamente specializzato: 'ora dobbiamo disporre un progetto esecutivo' conclude Ascenzi 'ma la città di Viterbo é assolutamente in grado di mettere in campo le capacità necessarie alla realizzazione di Dies Natalis'.





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